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Il disprezzo di Godard in sala e senza censure

In programma il 14 giugno al Cinema Farnese di Roma la serata "Capri, Moravia, Malaparte e il cinema"

Il disprezzo di Godard in sala e senza censure

13.06.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
Rimane uno dei capolavori del Godard degli anni Sessanta e uno dei grandi film della storia del cinema non solo di quel decennio, ma anche una delle pellicole più massacrate dalla censura italiana. Tratto dall'omonimo  di Alberto Moravia, "Il disprezzo" (1963), che viene presentato domani 14 giugno al Cinema Farnese di Roma all'interno di una serata intitolata "Capri, Moravia, Malaparte e il cinema", fu infatti interamente rimontato, tagliato e doppiato dal produttore Carlo Ponti che lo considerava improiettabile in Italia nella sua versione originale. 

Interpretato da Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance e Fritz Lang, il film fu girato in parte nela splendida villa di Capri a lungo abitata da Curzio Malaparte ed è, anche, una profonda riflessione tra cinema e letteratura, oltre a rappresentare uno dei momenti più alti di tutta l'opera godardiana e della nouvelle vague francese in generale.

Nella stessa serata, prima della proiezione del film (nella sua versione integrale, in originale francese con sottotitoli), è previsto un incontro a cui parteciperanno Liliana Cavani, regista di "La pelle", tratto dall'omonimo romanzo di Malaparte, la scrittrice Carmen Llera Moravia e lo studioso Ian Christie, docente di cinema al Birkbeck College di Londra e vicepresidente di Europa Cinemas. Modera il critico cinematografico Angela Prudenzi.