
Diretto da Mikael Håfström, il film è basato sul libro “The Making of a Modern Exorcist” di Matt Baglio, che segue la carriera dell'esorcista californiano Gary Thomas. Baglio lo incontrò a un seminario sugli esorcismi in Vaticano, e lo vide all'opera in più di venti casi. Lo stesso padre Thomas era scettico prima di avventurarsi in una professione che lo mise a contatto con l'incontestabile realtà del Male.

Il plot del film ruota intorno alla figura simile di un giovane seminarista a un passo dal prendere i voti, Michael Kovak (Colin O'Donoghue). Michael ha in realtà intrapreso la carriera di studi al seminario solo per non doversi pagare una retta universitaria, ma quando viene mandato in Vaticano e incontra padre Lucas (Anthony Hopkins), il suo scetticismo è messo a dura prova. “Michael pensa che gli esorcismi siano una montagna di idiozie – spiega Hopkins – ma il dibattito sta proprio lì: esiste davvero una presenza antropomorfica del Diavolo, o si tratta solamente di disturbi mentali? Io stesso gli dico che il problema di noi scettici e atei è che non conosciamo mai la verità, e la cerchiamo in continuazione. Ma cosa faremmo se la trovassimo?”. L'attore, che anche nella realtà si definisce un ateo, non esclude comunque che il mondo possa essere ricco di misteri ancora insondati: “Non so in cosa credo, ma chi sono io per confutare le idee dei martiri, sacrificatisi per la propria fede? Non mi piacerebbe per nulla vivere in un mondo di certezze, una stanza senza finestre dove dare tutto per sicuro”.
“Il rito” uscirà nei cinema italiani l'11 marzo, distribuito dalla Warner.