
Sono questi anche i giorni di “Piovono polpette”, autentico caso al box office americano dove negli scorsi mesi ha raccolto circa 200 milioni di dollari. Film d’animazione da gustare in 3d, è tratto da un racconto di fine anni ’70, ma risulta più che mai attuale. Per risolvere la fame nel mondo uno scienziato mette a punto una macchina che, purtroppo, invece di produrre cibo da inviare nei paesi poveri, per sbaglio, scatena un attacco meteorologico a base di hamburger giganti e altro cibo. Tante citazioni da film di fantascienza e catastrofici, per una pellicola divertente adatta a tutti. Produce la Sony.

Con “Brothers” il bravo regista irlandese Jim Sheridan (di “La donna del soldato”, “Il mio piede sinistro” e tanti altri bei drammi degli anni ’90) realizza un remake americano del danese “Non desiderare la donna d’altri”. Ve lo ricordate? Fu il film che portò alla ribalta il nome della regista Susanne Bier (anche lei ora lavora in America) dove la bella Connie Nielsen viveva il dramma della morte del marito soldato, prima di scoprire dopo anni che in realtà lui non era morto. Peccato che nel frattempo si sia innamorata dello scapestrato cognato. Sheridan riprende la storia e, senza tante modifiche narrative, ma comunque facendo suo il materiale, realizza un altrettanto intenso film impreziosito dalle performance di Natalie Portman, Tobey Maguire e Jake Gyllenhaall.

Chiudiamo con il mèlo “Amelia”, film biografico sulla più importante aviatrice americana: Amelia Earhart. Negli anni ’30, questa donna divenne famosissima per la propria temerarietà (attraversò l’Atlantico in solitario) , nonché icona dell’allora crescente movimento femminista. In “Notte al museo 2”, la interpretava Amy Adams, qui è la volta invece della bravissima Hilary Swank. Accanto a lei troviamo Richard Gere. Dirige l’indiana-americana Mira Nair, leone d’oro anni fa a Venezia per “Monsoon Wedding”, nonché autrice del bel “The namesake”. Qui tutto scorre placidamente sul ritmo convenzionale del dramma convenzionale, dove la biografia si sposa con una storia sentimentale travagliata e il talento diventa il rifugio dalla vita. Se ci si accontenta, può piacere.
