Che grande, Steve Buscemi. Uno di quegli attori che hanno alle spalle più ruoli che anni e che, nonostante la fama e i tanti ruoli di alto profilo, non è mai diventato un vero protagonista. Uno capace di brillare specialmente in ruoli di contorno e in cast corali, ma che ha dimostrato anche di saper guidare un cast con enorme classe. E che, da regista, sa lavorare benissimo con gli attori che dirige.
Buscemi presto apparirà nel ruolo di Nikita Chruscev in Morto Stalin, se ne fa un altro, film diretto dal creatore di Veep Armando Iannucci che racconta, usando l'arma della commedia, il caos derivante dalla morte di Stalin nell'ex Unione Sovietica. Un film che esce proprio nell'anno in cui Steve Buscemi raggiunge un traguardo importante: il 13 dicembre 1957 l'attore nasceva a Brooklyn, New York, e quest'anno compie dunque sessant'anni.
Per festeggiarlo, abbiamo deciso di stilare una Top Ten dei suoi migliori ruoli, tra cinema e TV. Seguiteci...
Uscito agli albori del movimento “pulp” sorto dopo il successo di Pulp Fiction, Cosa fare a Denver quando sei morto è incentrato su cinque criminali che si ritrovano a lottare per la vita dopo un colpo andato male. Buscemi interpreta Mister Shhh, un killer praticamente muto. Idea geniale quella di scegliere un attore noto per la sua parlantina e togliergli la sua arma migliore. Perché così Buscemi è stato costretto a contare su altro, dimostrando la sua incredibile versatilità.
9. Mystery Train - Martedì notte a Memphis (1989)
Tre storie dirette da Jim Jarmusch (regista con cui Buscemi ha spesso collaborato), ambientate tutte a Memphis, Tennessee. L'attore interpreta l'ultimo segmento, “Lost in Space”, accanto al cantante dei Clash Joe Strummer. Buscemi è Charlie, fratello dell'ex ragazza di Johnny (Strummer). Insieme all'amico Will, i due rapinano un negozio di liquori e poi passano il resto della notte a chiacchierare, tra sensi di colpa e disquisizioni pop. Buscemi mette in mostra tutta la nervosa energia che avrebbe trasformato nel suo marchio di fabbrica.
Uno dei classici della filmografia di Michael Bay, film che divise la critica negli anni '90 ma che per molti è un cult, Armageddon sfoggia una fantastica interpretazione di Steve Buscemi. L'attore interpreta Rockhound, geniale ma insopportabile membro della squadra di trivellatori guidata da Bruce Willis alla volta di un asteroide che minaccia di distruggere la Terra. Rockhound non la smette mai di sparare battute, è imprevedibile e fastidioso. In sostanza, adorabile.
Da un fumetto di Daniel Clowes, Ghost World di Terry Zwigoff è un film che coglie alla perfezione la confusione dell'adolescenza. E il rapporto tra la protagonista Enid (Thora Birch) e il solitario e strambo Seymour (Buscemi), un'amicizia che non si cura della differenza di età, è il cuore del film.
6. Si gira a Manhattan (1995)
In questo cult anni '90 diretto da Tom DiCillo, Buscemi interpreta Nick Reve, regista indipendente costretto ad affrontare una serie di assurde emergenze sul set del film a basso budget che sta dirigendo a New York. Come ad esempio la rivalità tra due attori che hanno avuto una storia di una notte, una visita a sorpresa della madre e le proteste di un nano (Peter Dinklage) convinto di essere vittima di discriminazione. Uno sguardo divertente sul mondo del cinema sorretto da un'interpretazione complessa e sfaccettata di Buscemi.
La collaborazione con i Coen è sempre stata una delle più prolifiche nella carriera di Steve Buscemi e, tra le sue migliori interpretazioni per i fratelli registi, c'è quella ne Il grande Lebowski. La ricordiamo perché, ancora una volta, Buscemi dimostra la sua versatilità interpretando Donny, un personaggio poco loquace, timido, schiavo del suo ingombrante amico Walter (John Goodman). In sostanza l'esatto opposto del suo personaggio in Fargo, dove invece non la smetteva mai di parlare.
Con Air è uno dei più divertenti action anni '90, grazie a una dose extralarge di ironia. Nicolas Cage è al centro di tutto nel ruolo di un Ranger incarcerato ingiustamente, che aiuta le autorità a fermare una pericolosa evasione di massa. Ma Buscemi ruba ogni singola scena in cui appare nel ruolo di Garland Green, una sorta di Hannibal Lecter dalla battuta facile.
Quello di Nucky Thompson nella celebre e celebrata serie creata da Terence Winter e prodotta da Martin Scorsese sarà per sempre ricordato come uno dei più grandi ruoli di Steve Buscemi. Non solo l'attore ha dimostrato grandi qualità da protagonista, ma la natura seriale della parte, quella di un politico che si mette in affari con i gangster ad Atlantic City, negli anni del Proibizionismo, gli ha permesso di raggiungere vette di complessità impensabili in un film.
Il nervoso Mr. Pink è senz'altro uno dei pilastri del debutto di Quentin Tarantino, regista che da sempre sa tirare fuori performance memorabili dai suoi attori. Buscemi non è da meno e brilla per il lavoro di squadra in un cast che include anche Harvey Keitel, Michael Madsen, Tim Roth e Chris Penn. Il suo Mr. Pink è un criminale imprevedibile ed energico, punto altissimo della filmografia dell'attore.
Prima dell'acclamata serie TV c'era il film dei Coen, in cui Buscemi e Peter Stormare interpretano due killer a pagamento assolutamente sui generis. In particolare è il killer logorroico di Buscemi, Carl Showalter, a lasciare il segno e configurarsi non solo come il più memorabile personaggio del film, ma della carriera dell'attore.