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I 40 anni di James Franco in cinque film da non perdere

Attore e regista, James Franco compie 40 anni. Lo festeggiamo ricordando cinque opere imperdibili della sua lunga filmografia

127 ore

19.04.2018 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
James Franco è un enigma vivente. Un personaggio dai risvolti imprevedibili e dalla carriera altrettanto indefinibile. Una carriera doppia come le sue due anime, quella di regista e di attore (anche se è più noto per quest'ultima), che di recente ha trovato la quadratura in The Disaster Artist. Franco, eterno ragazzo, “stoner” per eccellenza della commedia americana, compie oggi 40 anni, anche se non li dimostra affatto. Lo festeggiamo consigliandovi cinque film, cinque ruoli imperdibili della sua filmografia.

 
Spider-Man (2002). Dopo Freaks and Geeks, serie culto per la verità poco nota in Italia, il primo Spider-Man di Sam Raimi è il film che lo fece conoscere al grande pubblico. E in esso, James Franco ruba la scena a tutti, Tobey Maguire compreso, nel ruolo del viziato, complessato e invidioso migliore amico di Peter Parker, Harry Osborn. All'epoca, quando fu scelto, tutti pensarono che non aveva il fisique du role del mingherlino e bruttino personaggio dei fumetti originali. Ma Franco interpreta Harry con una sensibilità ancora oggi rara nella sua filmografia, il suo volto è segnato da un ventaglio di emozioni davvero inaspettate in un ruolo così all'interno di un film così. E pensare che Franco aveva fatto prima il provino per Peter Parker. Chissà come sarebbe andata se Raimi avesse scelto lui invece di Maguire.

 
127 ore (2010). Danny Boyle chiede a James Franco uno sforzo lodevole in questo thriller in solitaria dove un uomo resta intrappolato in un canyon, e deve ricorrere a una scelta estrema per salvarsi. È una storia vera, anche se davvero incredibile. Franco è quasi sempre da solo, a parte flashback vari, e riesce a reggere il film sulle sue spalle, in un'interpretazione tanto fisica quanto autentica.

 
Spring Breakers (2012). Il film di Harmony Korine è una riflessione sul vuoto che attanaglia l'America e su come questo si sposi con una diffusione delle armi e una cultura della violenza che non hanno paragoni nel mondo occidentale. È anche un film un po' confuso e sfilacciato, ma in mezzo c'è un James Franco enorme che, ancora una volta, ruba la scena a tutti quando appare nel ruolo di uno spacciatore/rapper/mentore delle protagoniste. La sua tirata “Look at my shit” è qualcosa di clamoroso.

 
The Interview (2014). Uno dei casi recenti del cinema americano, il film che ha scatenato gli hacker contro la Sony e costretto persino il presidente Obama a intervenire per spingere lo Studio a far uscire il film nonostante le minacce della Corea del Nord. The Interview vede James Franco e il suo migliore amico e compagno di avventure Seth Rogen nei panni di un giornalista televisivo e del suo manager, in partenza per la Corea del Nord per intervistare Kim Jong-un. Solo che la CIA li precetta, costringendoli a un doppio gioco che potrebbe risultare letale per loro. The Interview vorrebbe essere satira, ma è di grana troppo grossa per funzionare in questo senso. Alla fine sono invece la folle amicizia e il mutuo rispetto tra Skylark (Franco) e Kim (Randall Park) il cuore di questo film imperfetto ma talmente scemo da essere esilarante.

 
The Disaster Artist (2017). Il James Franco autore e il James Franco attore comico si incontrano e trovano la quadratura del cerchio in questo film dal grande cuore, che racconta l'impresa di uno dei peggiori registi e interpreti del cinema americano recente. Franco interpreta Tommy Wiseau, autore e protagonista di The Room. Un regista/attore che interpreta un regista/attore è già un cortocircuito notevole, ma se in più ci mettiamo che Franco chiama il fratello Dave Franco a interpretare il migliore amico di Wiseau e include una serie di camei come quello di Bryan Cranston nel ruolo di se stesso, l'effetto è ancora più surreale. The Disaster Artist è indubbiamente un po' furbetto, ma vince, ancora una volta, perché intende parlare più di un'amicizia che di un sodalizio professionale.