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Hollywood torna a Cuba per il biopic su Hemingway

Giovanni Ribisi sara' il protagonista di Papa, il film che supera mezzo secolo di embargo

Giovanni Ribisi sara' Hemingway<br>

08.05.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Ha dell'incredibile, ma sembra proprio che - in una di quelle non rare occasioni in cui l'Arte ha qualcosa da insegnare alla vita (anche politica, in questo caso) - grazie al cinema gli Stati Uniti e la "orribile minaccia" dello "stato in miniatura" di Cuba torneranno a incontrarsi.

A sentire The Associated Press, oltre 50 anni (52 per l'esattezza) di un embargo sempre piu' anacronistico verranno incrinati dal progetto 'Papa' sulla storia dell'amicizia tra il celebre scrittore Ernest Hemingway e il giovane reporter Denne Bart Petitclerc (sulla cui autobiografia ci si e' basati) interpretato da Giovanni Ribisi.



Bob Yari sara' il regista, a capo di un team internazionale che da anni porta avanti il sogno di poter realizzare il film direttamente in loco, per diventare il primo girato a Cuba da almeno 45 anni senza esser costretti a riparare in location alternative (come la Repubblica Dominicana) come fece per esempio Il Padrino parte II.

E grazie all'accettazione di alcune limitazioni (per esempio sulla quantita' di denaro da poter spendere) e registrando il film come documentario (visto che al centro dell'azione ci sono comunque i reali accadimenti degli anni della rivoluzione di Fidel Castro e di Ernesto Che Guevara) ce l'hanno fatta.

Le riprese sono gia' iniziate lo scorso marzo - grazie a una coproduzione canadese/cubana/statunitense e al sostegno del locale istituto di cinema ICAIC - e continuano in molte delle scenografie originali piu' incredibili a disposizione. Dal Palazzo del Governo (divenuto poi Museo della Rivoluzione) al Gran Teatro (chiuso per restauri) e molti altri, in una citta' che sembra rimasta congelata a quell'epoca, per molti versi.

"E' stato un caos, ogni giorno c'e' un dramma nuovo - ha dichiarato Joely Richardson l'attrice che interpreta Mary, la quarta moglie dello scrittore - ma e' una delle mie migliori esperienze; e' fantastico!". Le ha fatto eco il regista stesso, entusiasta di poter girare "a Cuba, dove tutto quel che e' nello script accadde davvero". "Hemingway fu probabilmente l'americano piu' celebre ad aver fatto di Cuba la propria casa, e credo che la gente dell'Isola ancora lo ami - ha aggiunto - spero che questo film possa diventare un elemento in piu' nel creare un ponte che superi la distanza tra queste due culture e i due popoli che sono stati separati".