Harvey Weinstein dovrà passare i prossimi 23 anni della sua vita in un carcere dello stato di New York. Questa è la sentenza emessa dal giudice della Corte Suprema, James Burke, nei confronti del produttore di Hollywood accusato di aggressione sessuale ai danni dell'assistente Miriam Hailey e dello stupro dell'aspirante attrice Jessica Mann. Prima di emettere la sentenza, il giudice ha anche informato Weinstein che da oggi sarà ufficialmente registrato come "sex offender".
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Per le accuse di crimini sessuali Weinstein è stato condannato a 20 anni, più cinque di libertà vigilata. Per lo stupro di terzo grado, l'ex patron della Miramax ha avuto tre anni di pena. Prima della sentenza, l'accusato si è rivolto ai presenti in aula dichiarando di avere "un profondo rimpianto". Allo stesso tempo ha anche attaccato il movimento #MeToo: "Sono davvero confuso - ha dichiarato - Credo che le persone siano confuse riguardo a questa sensazione che migliaia di uomini e donne perdono il giusto processo. Sono molto preoccupato per questo paese. Questa non è la giusta atmosfera per gli Stati Uniti d'America".
Il processo a Weinstein è iniziato lo scorso 6 gennaio. Il suo team di avvocati ha già confermato che presenteranno istanza di appello per rovesciare la decisione della giuria per quanto riguarda almeno due delle cinque accuse. Prima della sentenza, l'avvocato difensore Donna Rotunno aveva chiesto al giudice una pena ridotta a causa di una "lunga lista di malattie" di cui Weinstein soffrirebbe.
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