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Harvey Weinstein avrebbe pagato agenzie private per minacciare i suoi accusatori

Lo ha rivelato il giornalista del New Yorker Ronan Farrow in un nuovo articolo, che svela inquietanti retroscena

Harvey Weinstein

07.11.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Nuovi dettagli emergono sui metodi impiegati da Harvey Weinstein per tenere nascosta la sua condotta. Dettagli davvero inquietanti rivelati dal giornalista Ronan Farrow in un nuovo articolo del New Yorker. A quanto pare, Weinstein avrebbe ingaggiato due grosse agenzie di investigazione internazionali, ovvero Black Cube e Kroll, per indagare sulle donne che lo hanno accusato di molestie e sui giornalisti che hanno lavorato al caso.
 
Black Cube, agenzia con sedi a Tel Aviv, Londra e Parigi, impiega principalmente ex ufficiali del Mossad e di altre agenzie di spionaggio israeliane. Kroll invece è una delle più grandi agenzie specializzate in intelligence industriale. A quanto afferma l'articolo di Farrow, una agente di Black Cube avrebbe incontrato Rose McGowan in diverse occasioni, spacciandosi per una portavoce dei diritti delle donne e registrando le loro conversazioni in segreto. La stessa agente avrebbe incontrato un giornalista per scoprire quali donne stavano parlando alla stampa. Inoltre, Weinstein avrebbe pagato dei giornalisti per intervistare donne e riportare a lui quanto detto. 
 
L'avvocato David Boies ha confermato che il suo studio pagò Black Cube e Kroll e che gli investigatori gli mandavano aggiornamenti che lui riportava a Weinstein. Ha inoltre rivelato di aver firmato un contratto per mettere in moto un insabbiamento dell'articolo del New York Times che ha aperto il caso. Sallie Hofmeister, portavoce di Weinstein, nega tutto, definendo le accuse “finzione”. Farrow, da parte sua, ha rivelato durante un episodio del Late Show with Stephen Colbert di essere stato minacciato di causa legale dall'avvocato di Weinstein e di aver ricevuto “minacce” da intermediari.
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