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Godzilla al cinema, la nostra guida ai film essenziali

Il Re dei Mostri torna in sala con Shin Godzilla. Ecco un breve excursus nella saga prodotta dalla Toho, per scovarne i capitoli da non perdere

Godzilla 2000

03.07.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il Re dei Mostri, da 63 anni. Godzilla ha attraversato la storia del cinema con le sue innumerevoli e devastanti “passeggiate” per Tokyo, i suoi epici scontri con nemici sempre più mostruosi e fantasiosi, le sue immancabili metafore sull'ecologia, la paura del nucleare, la stupidità umana. Un gigante in tutti i sensi, ma anche uno dei simboli più noti dell'invasione culturale giapponese nel mondo. All'interno della sua lunghissima filmografia, Godzilla, o Gojira, che dir si voglia, ha conosciuto grandi e piccoli mutamenti del proprio canone, dell'estetica e della tecnologia, rimanendo però sempre un emblema di un certo modo conservatore di fare cinema. Quello degli “uomini in tuta”, dei modellini di città meticolosamente costruiti sui set della Toho e di una certa resistenza a incorporare i moderni effetti speciali al computer anche in un'epoca in cui, in America, erano diventati lo standard nelle grandi produzioni.

 
Godzilla torna ora al cinema con un film che, in molti sensi, rivoluziona tutto questo pur non dimenticando le radici metaforiche del mostro battezzato da Ishiro Honda nel suo capolavoro del 1954. Shin Godzilla è un film che abbraccia la tradizione ma la trascina nel 21° Secolo, usa la CGI per portare in vita il mostro ma, grazie al motion capture, lo fa comunque utilizzando un attore nel ruolo di Godzilla. Si tratta anche del primo film giapponese di Godzilla a uscire in tredici anni. Per l'occasione, abbiamo deciso di accompagnarvi in un breve excursus sui film imperdibili della saga di Godzilla, quelli fondamentali se volete farvi un'idea dell'impatto culturale del mostro creato dalla Toho.
 
 
Sono tre le epoche fondamentali nella storia di Godzilla: l'era Showa, l'era Heisei e la serie Millennium. La prima va dal 1954 al 1975, la seconda dal 1984 al 1995 e la terza dal 1999 al 2004.

 
L'era Showa si apre con il classico Godzilla di Ishiro Honda, ancora oggi un film di fantascienza indimenticabile. La paura del Giappone per il nucleare si incarna in una creatura fisica che semina morte e distruzione. Non c'è niente di eroico nel primo Gojira, è la concretizzazione del male atomico, e questo rimarrà ben evidente anche nel successivo Il re dei mostri (1955), in cui per la prima volta Godzilla si scontra con un altro kaiju, Anguirus. Honda dirige anche uno scontro indimenticabile come King Kong vs. Godzilla, alias Il trionfo di King Kong (1962). Da qui in poi le cose si fanno sempre più bizzarre e camp: trionfa il lato più bambinesco di Godzilla, che diventa via via un protettore della natura totalmente positivo, mentre i suoi avversari, come il drago a tre teste King Ghidorah e lo pterodattilo radioattivo Rodan, prendono il suo posto come metafore semoventi della natura impazzita. Di quest'era ricordiamo i divertenti e surreali L’invasione degli astromostri (1965), Il figlio di Godzilla (1967) e Gli eredi di King Kong (1968). Il bislacco Godzilla – Furia di mostri (1971), dal fortissimo sottotesto ecologista e hippie. E infine Godzilla contro i robot (1974), importante perché il mostro si scontra per la prima volta con il suo gemello robotico Mechagodzilla.

 
L'era Heisei inizia con Il ritorno di Godzilla (1984), primo reboot della saga. Si tratta di un film che si pone come vero sequel del primo Godzilla, ignorando tutto ciò che è venuto dopo. Il film di Koji Hashimoto restituisce a Gojira la sua furia originaria e lo rimette al centro come unico antagonista, senza altri kaiju a rubargli la scena. Ma i duelli tornano subito dopo in Godzilla contro Biollante (1989) e Godzilla contro King Ghidorah (1991). Quest'ultimo è la perfetta fusione tra una ricerca di spettacolarità più moderna e le trame over the top della classica serie Showa, tra viaggi nel tempo e improbabili mutazioni genetiche, oltre a riscrivere per la prima volta le origini di Godzilla: non più gigante preistorico sottomarino risvegliato dagli esperimenti nucleari, ma vero e proprio dinosauro sopravvissuto all'estinzione sull'isola di Lagos, e mutato dai test atomici. L'era Heisei si conclude con lo spettacolare Godzilla vs. Destoroyah (1995), in cui il mostro addirittura muore, ma lascia i suoi poteri in eredità al figlio Godzilla Jr.


SHIN GODZILLA: UNA CLIP ESCLUSIVA.
 
Un figlio la cui carriera sarebbe però morta lì. Quattro anni dopo, Godzilla 2000 avrebbe aperto la serie Millennium con un secondo reboot della saga. Anche in questo caso, il film si lega all'originale Godzilla negando l'esistenza dei numerosi sequel. Qui Godzilla si scontra con Orga, un alieno biomeccanico, in quelli che sono alcuni dei duelli più belli e “realistici” della saga. Godzilla è ancora un attore in tuta, ma i costumi non sono mai stati tanto complessi e soddisfacenti come in questo film. La serie Millennium si differenzia da quella Heisei perché i film sono slegati tra loro, e ciascuno è concepito come un reboot a se stante e un seguito del primo Godzilla. Lo vediamo bene nel successivo Godzilla, Mothra and King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack (2001), in cui Godzilla è addirittura un'entità malvagia nata dagli spiriti dei soldati giapponesi morti nella Seconda Guerra Mondiale. Il mostro torna se stesso nel gran finale dell'era Millennium, Godzilla: Final Wars (2004), in cui il regista Ryuhei Kitamura chiama a raccolta tutti i kaiju della mitologia godzilliana (incluso il Godzilla della versione americana del 1998 diretta da Roland Emmerich, ribattezzato dai giapponesi “Zilla” per spregio) e li fa scontrare in un Royal Rumble che ha davvero il sapore di capitolo conclusivo. E infatti Godzilla non sarebbe più tornato per molto tempo.

 
Nel 2014, Gareth Edwards dà finalmente alla luce una degna versione americana del mostro, che torna a farsi paladino degli equilibri naturali come accadeva spesso nell'era Showa. Godzilla è un film che celebra il mito del mostro Toho senza tradirlo, ma facendolo sposare alla più moderna tecnologia digitale. Imperdibile per i fan, così come Shin Godzilla, che per la prima volta è un reboot totale della serie giapponese, e arriva persino a ignorare il Gojira di Honda. Godzilla torna a essere una metafora delle paure dei giapponesi, non solo il nucleare (e Fukushima), ma anche l'incapacità dei burocrati giapponesi di far fronte alle emergenze in maniera efficace. Perciò, il film di Hideaki Anno (autore di Neon Genesis Evangelion) e Shinji Higuchi è un degno punto d'ingresso per chiunque non conoscesse a menadito la mitologia di Godzilla e non avesse visto tutti i suoi ventinove capitoli. Per quello c'è sempre tempo.