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Giovanni Veronesi a Cuba per le riprese di Non è un paese per giovani

Un cast di attori giovani sul set per l'inizio lavorazione del nuovo film del regista toscano

01.03.2016 - Autore: La redazione
La fuga dei cervelli è un tema al quale abbiamo imparato ad abituarci, sempre più giovani e meno giovani si recano all'estero in cerca di lavoro o di prospettive infatti, e lo stesso ha scelto di fare Giovanni Veronesi per il suo prossimo film Non è un paese per giovani, del quale sono appena iniziate le riprese. A partire da Roma, si protrarranno per circa sei settimane - stando alle previsioni della produzione - e porteranno il regista di Prato e i suoi attori dall'Italia ai Caraibi, sull'Isla Grande di Cuba tra L'Avana e Cayo Largo.

Saranno Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo e Sara Serraiocco gli interpreti principali di una storia che vuole raccontare la nostra attualità, o meglio - nelle parole di Isabella Cocuzza e Arturo Paglia della Paco Cinematografica che lo presenta - "Raccontare l'avventura di una generazione di ragazzi in fuga, i nostri ragazzi, attraversata dall'ironia e con la sensibilità di Giovanni", "un'occasione - continuano - per trattare un tema incredibilmente attuale e sommerso". Con loro anche Sergio Rubini e Nino Frassica, che al pari dei più giovani colleghi sembrano aver "colto l'anima fresca e moderna di questa storia".

Arricchito dalle musiche dei Negramaro e a partire da una sceneggiatura scritta insieme a Ilaria Macchia e Andrea Paolo Massara, così lo stesso Giovanni Veronesi presenta la fatica cui si accinge a dedicarsi:
"Se ne stanno andando. Tutti. E insieme a loro se ne va la bellezza, l’avventura, l’entusiasmo, l’amore e il futuro del nostro paese. Sono i ragazzi italiani,  tecnologicamente connessi tra di loro come mai prima ma sparpagliati nel mondo alla ricerca di un luogo dove diventare grandi. Due di loro, Sandro e Luciano, ruzzolano fuori dalle rotte battute dai loro coetanei e approdano in una terra di frontiera, Cuba, all’inseguimento di un’attesa svolta economica. Ma il loro destino è segnato e s’imbattono immediatamente in Nora, una ragazza “interrotta”, bella e irriducibile, sentimentale, estrema e italiana pure lei, che cambierà le loro vite. La bellezza e la violenza dell'isola, porteranno Luciano a perdere ogni punto di riferimento, proprio quando Sandro invece scoprirà il motivo per cui ha deciso di seguirlo fino a lì. "Forse è la prima volta che accade, ma non e? un caso: un film che viene tratto da una trasmissione radiofonica. Un’esperienza fatta di dirette radio tutti i giorni a Radio 2, dove chiamavo un ragazzo italiano all’estero e mi facevo raccontare la sua storia e il perche? se n’era andato dall’Italia. Le risposte di questi giovani sono state a volte divertenti, ma a volte di una spietatezza insostenibile. Piu? di 100.000 ragazzi l’anno, se ne vanno dall’Italia in silenzio, senza fare rumore. E’ un lento ma inesorabile esodo che portera? alla mancanza di tasselli fondamentali, in alcune generazioni del futuro. I miei film sono sempre stati delle commedie divertenti e non voglio assolutamente perdere questa valenza ma non voglio nemmeno perdere di vista il momento storico in cui viviamo e raccontarlo attraverso questo delicato argomento. In questo momento l’Italia vive una difficile situazione per quanto riguarda l’immigrazione, che e? divenuta anche uno specchio mediatico quotidiano con la miseria e le atrocita? di alcuni posti del mondo da cui la gente scappa, ma si disinteressa totalmente di un altro aspetto, quello che raccontiamo in questa storia, che e? appunto l’emigrazione dei nostri ragazzi, messi alle strette, obbligati ad andare a cercare i propri sogni all’estero".
                                                                                                                                             

Non è un paese per giovani sarà distribuito in Italia da 01 Distribution