Il teaser trailer di Jack Reacher - La prova decisiva
Ho comprato One Shot - il romanzo di Lee Child da cui è tratto il film, edito in Italia da Longanesi con il titolo La prova decisiva- esattamente un anno fa. Ho cominciato a leggerlo ed è diventata una "droga". Dodici mesi dopo sto completando la serie con il mio ultimo libro (il sedicesimo, in attesa che Child ne sforni un altro ad agosto). Jack Reacher è un ex poliziotto dell'esercito, in congedo: è il suo istinto di sopravvivenza animalesco che lo spinge a rimediare ai torti. Un personaggio con cui tutti possono identificarsi e il suo ingresso al cinema è pubblicizzato come una specie di James Bond che incontra Jason Bourne. In realtà siamo più dalle parti dei superereoi: immaginate infatti Bill Bixby nella serie L'incredibile Hulk. Un vagabondo che vuole solo essere lasciato in pace. Lui non vuole problemi, sono i problemi che lo trovano costantemente. E naturalmente "non vorreste mai vederlo arrabbiato". Citando Il duro del Road House, Reacher è uno di quelli che "Se gli pesti i piedi, lui te li mette in faccia".
Jack Reacher - La prova decisiva si apre con un cecchino che fa fuori cinque persone in centro a Pittsburgh. Poche ore dopo, la polizia arresta il colpevole con prove schiaccianti. Lui non confessa, dice soltanto: "Chiamate Jack Reacher!". Guarda caso da lì a poco sarà proprio il protagonista ad arrivare in città con l'intenzione di inchiodare il sospetto. E' una semplice domanda che gli evita di seppellirlo per sempre nel girone dei dannati: un cecchino non sbaglia mai, perché allora su sei pallottole sparate, sono soltanto cinque i bersagli colpiti? Cosa c'è dietro quell'errore? Per rispondere a quella domanda, Reacher ci lascerà quasi la pelle, cercando di non inimicarsi la polizia (che lo vuole fuori dai piedi) né di finire dritto dritto tra le braccia dei cattivi. O sarebbe il caso di dire le fauci, dal momento che la nemesi massima "The Zec" (interpretato da Werner Herzog!!) ha perso gran parte delle dita.

Tom Cruise è Jack Reacher
Il regista tedesco ha l'occasione di portare in vita un villain iconico, un ex prigioniero di guerra che adesso è diventato il burattinaio supremo. Uno di quelli che se ti ordina di ucciderti seduta stante, tu gli obbedisci. "Sì sono tornato a recitare e direi che me la cavo ottimamente come attore, specialmente quando interpreto personaggi pericolosi o violenti - ha detto - Certamente se mi chiamano per uno dei grossi film di Hollywood, vuol dire che se ne sono accorti e mi hanno visto in altri film. Vuol dire che sono davvero bravo!".
Nei libri Reacher è alto 1.95, enorme come un armadio capace di uccidere a suon di pugni. Cruise si è fermato a 1.70, ma è il suo ego da superstar a colmare questo vuoto. Pare che abbia voluto così tanto questo ruolo che si è preparato - come sempre - al millimetro, leggendo tutta la saga di Reacher. E' il maestro Herzog che parla di lui definendolo "un gran professionista. Uno che sa bene cosa significa fare affari. E' molto preparato e rispettoso. Ci si lavora benissimo. E' un uomo molto gentile. E lo noti già a cinque chilometri di distanza". Il regista Christopher McQuarrie - premio Oscar per la sceneggiatura de I soliti sospetti - aggiunge: "Ciò che mi piace di questo personaggio è il modo in cui pensa. E Tom è una persona estremamente piacevole e totalmente inarrestabile. Ecco cosa ha in comune con Reacher".
Jack Reacher - La prova decisiva, in uscita a dicembre 2012, sarà distribuito dalla Universal Pictures.