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George Clooney torna a Venezia: “Suburbicon non è un film su Trump, ma sull'America”

Il regista approda al Lido con Matt Damon e Julianne Moore per presentare il suo nuovo film, scritto dai fratelli Coen

Matt Damon, George Clooney, Julianne Moore

02.09.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
“Oggi tutti dicono 'Make America Great Again', e guardano agli anni '50, quando l'America era grande. Ma il fatto è che era grande solo se eri bianco”. George Clooney non può non dare un'impronta estremamente politica alla conferenza di presentazione di Suburbicon, il suo nuovo film (qui la recensione), che racconta una storia thriller ambientata in una comunità suburbana per bianchi, dove una famiglia afro-americana arriva a portare scompiglio.
 
Il film è scritto dai fratelli Coen, e si vede nel cinismo e nell'umorismo nero dispensato in grande quantità. “La sceneggiatura originale era ambientata negli anni '80 e non aveva la famiglia afro-americana”, spiega il regista, che arriva al Lido con le star Matt Damon, Julianne Moore, il compositore Alexandre Desplat e il co-sceneggiatore Grant Heslov. Con cui ha fatto opera di riadattamento del testo alle sue esigenze. “Quando ero giovane, pensavamo che questi problemi stessero sparendo, ma via via ci siamo resi conto che non era così, che dovevamo fare ancora tanto lavoro”.
 
Suburbicon arriva sulla scia dei fatti di Charlotsville, anche se, come spiega Damon, “Non potevamo prevederli”. Ma è un film arrabbiato? “C'è sicuramente rabbia nel film – ammette Clooney – Quello che stiamo vivendo adesso è il momento più rabbioso della storia d'America, e considerate che io ho vissuto il Watergate. Ma sono un ottimista, come si vede alla fine del film, e penso che supereremo questi problemi. Non volevamo essere polemici con questo film, ma divertenti e cattivi. Eppure eravamo certamente arrabbiati e lo siamo stati sempre più nel corso delle riprese”.
 
Suburbicon è anche un film di mostri, che “non riconosci dal fatto che si arricciano i baffi”. “I mostri nascono da errori stupidi. Dal fatto di prendere, a ogni bivio, la scelta sbagliata. E i personaggi di questo film diventano mostri nel corso della storia, non lo sono all'inizio”.
 
Ma Clooney ci tiene a sottolinearlo: “Questo non è un film su Trump. È un film sul fatto che non abbiamo mai davvero affrontato le questioni razziali nel nostro Paese”. “E non andranno via finché non lo faremo onestamente”, conclude Damon.
 
Suburbicon arriverà nelle sale italiane il 14 dicembre, distribuito da 01.