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Die Hard 6 vola in Giappone e chiude il cerchio

Volti famigliari e un ritorno alle origini: questo potrebbe essere Die Hardest

Die Hard - 58 minuti per morire - Bruce Willis

21.11.2013 - Autore: Marco Triolo
Da tempo si vocifera che il sesto capitolo della saga di Die Hard dovrebbe anche essere l'ultimo. Dopo Die Hard - Un buon giorno per morire, tale Ben Trebilcook è stato chiamato a scrivere un trattamento per il capitolo successivo, intitolato per ora Die Hardest. Già l'avverbio assoluto fa pensare all'intenzione della Fox di chiudere. A questo aggiungiamo che il film sarà ambientato in Giappone, a Tokyo, e che lo sceneggiatore ha ammesso: “Sì, l'ho scritta come l'ultima avventura di John McClane”.

“Senza rivelare troppo, posso dire che McClane è invitato a Tokyo dalla Nakatomi per celebrare il trentesimo anniversario della crisi degli ostaggi – ha rivelato lo sceneggiatore al sito WhatCulture – Non siamo dalle parti di Black Rain - Pioggia sporca, più da quelle di Sol Levante. E non sarà, soprattutto, un buddy movie: McClane ha iniziato da solo e dovrebbe finire da solo”. Trebilcook ha aggiunto che il film non sarà certo Ichi the Killer, in termini di violenza, ma “è folle e il più realistico possibile in questo tipo di cinema”. Con questo, lo sceneggiatore intende che, stavolta, McClane non sarà invincibile come negli ultimi due capitoli: “McClane è un pistolero. Uno stanco e ferito cowboy in pensione. Tutto quello che ha passato deve essere messo in conto. Certo, è un film, ma lui non è invincibile, non è mai stato Bond, e questo è ciò che mi ha sempre attirato del personaggio”. Trebilcook ha anche promesso “il migliore 'Yippie Ki Yay' che si possa sperare”.

Lo script, in realtà, era stato già scritto anni fa da Trebilcook come potenziale Die Hard 4. In esso, era il figlio del poliziotto a lavorare per la Nakatomi, un dettaglio che dovrà essere modificato in conseguenza del quinto episodio. Ma alcuni volti famigliari dovrebbero apparire lo stesso: “Nella mia sceneggiatura c'è posto per lo Zeus Carver di Samuel L. Jackson”, spalla di McClane in Die Hard - Duri a morire. Anche se Trebilcook chiarisce ancora una volta che non si tratterà di “un buddy movie, ma non si può ignorare Zeus. Ha giocato un ruolo importante nella vita di McClane e senza dubbio sono ancora in contatto”. Lo sceneggiatore aggiunge di avere in testa un'atmosfera alla A Better Tomorrow 2 di John Woo.

Infine, dovremmo aspettarci il ritorno di Bonnie Bedelia nella parte di Holly Gennaro McClane: “McClane è in pensione e anche la sua ex moglie. E poi non lavorava alla Nakatomi? Yippie ki yay”. “Ci sono molti ostacoli da superare – conclude Trebilcook – e due di questi si chiamano Bruce Willis e Alex Young [il produttore, ndr]. I produttori potrebbero anche ripensarci e cercare altro materiale su cui basare il prossimo film, così come hanno fatto con il primo e il secondo”. E poi, nell'era delle action star invecchiate, siamo davvero sicuri che vorranno chiudere la saga con il sesto film?