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Culinary Cinema: Noi, la Giulia e la cucinoterapia

Dal libro di Fabio Bartolomei al film di Edoardo Leo, un affresco divertente ricco di 'gusto'

25.02.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Edoardo Leo e Company ce lo raccontano: una volta il sogno più di moda tra i delusi dalla vita cittadina e dal lavoro quotidiano era quello di aprire il leggendario "Chiringuito" su una spiagga dei caraibi, oggi - più realisticamente o solo per la presa di coscienza del tempo che passa - sembra esser più gettonata l'ipotesi 'Agriturismo'. Ovviamente in campagna, magari in un casale da ristrutturare secondo un gusto molto moderno e da aprire a una clientela altrettanto particolare e in cerca di fughe e relax, ecofriendly quando non New Age…



Ridendo e scherzando - ma anche affrontando temi importanti come la presenza della criminalità organizzata sul nostro territorio e la diffusa corruzione ad ogni livello nella nostra società - Noi e la Giulia (film che vi abbiamo altrove invitato a non perdere) racconta proprio questo. Come anche - per fortuna - 'la generazione del Piano B' e la sua reazione a una "vita di M…" e a piatti di riso pallido o a chi si permette di cucinare la Carbonara con la cipolla! Non cercheremo di porci come possibile dispensa della Cucinoterapia citata da Anna Foglietta, ma un paio di ricette (evitando, ovviamente, pasta al pomodoro o taglieri vari e invitandovi ad approfondire Costolette e Melanzane) possono essere una idea semplice, sana e saporita da riproporre molto facilmente anche a casa propria…


Pasta con pesto al sesamo


Ingredienti (per 4 persone):
600 grammi di trenette
1 tazza di acqua di cottura
4 patate di media grandezza, bollite e tagliate a fette, e una decina di fagiolini verdi
150g parmigiano
25g pecorino sardo
50g basilico a foglia piccola
2 spicchi d'aglio (non troppo forte)
1 cucchiaio di pinoli sgusciati
2 cucchiai di semi di sesamo
100ml olio evo

Procedimento:
(ovviamente si può utilizzare il frullatore, ma questa è la versione più 'corretta')
Lavare bene il basilico in acqua fredda, per preservarne colore e consistenza e farlo asciugare bene
pestare in un mortaio l'aglio (stando alla ricetta originaria, uno ogni trenta foglie, ma regolatevi) insieme a qualche grano di sale grosso
Aggiungete via via le foglie di basilico, continuando a macinarle in maniera costante (e con movimento rotatorio) ma non troppo lentamente
Al secernersi di un liquido verde dalle foglie, unire i pinoli
Di seguito metà del parmigiano e il pecorino
E infine l'olio, versato poco alla volta
Quanto ai semi di sesamo, potete aggiungerli - al naturale o leggermente tostati - alla fine della preparazione, prima di servire in tavola (insieme al resto del parmigiano), se non volete modificare troppo la ricetta ed aggiungere solo profumo al piatto. Altrimenti provate ad aggiungerli (senza tostarli) durante la 'pestatura', subito dopo i formaggi.


Patate ripassate col finocchietto selvatico


Ingredienti (per 4 persone):
800g patate a pasta gialla (o 6 di misura medio grande)
olio extravergine di oliva
fiori di finocchio selvatico
aglio
sale e pepe

Procedimento:
Sbucciate le patate riducendole in pezzi irregolari non troppo piccoli e lasciatele riposare in acqua in una pentola capiente
Portate a ebollizione l'acqua e aspettate una decina di minuti scarsi prima di spegnere il fuoco
Scolate bene le patate e fatele raffreddare
Passatele poi in una padella - ampia abbastanza da non farle sovrapporre eccessivamente - dove avrete fatto scaldare abbondante olio e uno spicchio d'aglio (da togliere successivamente)
Rosolatele continuamente condendo con sala e pepe macinato. Aggiungete il finocchietto, sbriciolato a mano, facendolo raccogliere da tutte le patate, che possano rosolarsi inglobandolo nella crosticina che si creerà.
Per circa venti minuti continuate a girare, a fuoco medio e con attenzione, le patate su tutti i lati fino a renderle dorate e croccanti.




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