
Impossibile non iniziare i nostri consigli da “Invictus”,ultima opera di quel Clint Eastwood che dai tempi di “Mystic River” ha messo la quinta e sforna almeno un lavoro all'anno, di livello sempre straordinario. Come già con Iwo Jima, stavolta il punto di partenza della sua storia sono persone ed eventi accaduti realmente. All'indomani dell'elezione di Nelson Mandela (interpretato da Morgan Freeman), per cementare lo spirito nazionale e mettere da parte le polemiche sulla fine dell'apartheid, il capitano della squadra di rugby sudafricana (Matt Damon) stringe una sorta di patto con il Presidente . Dramma e sport difficilmente si sono integrati così alla perfezione come il vecchio Clint ci racconta con questo film. Così la nostra Ludovica Sanfelice nella recensione di film.it: “L’impianto è classico e robusto, spartano nel più efficace dei modi eppure epico. E malgrado si conosca fin dall’inizio l’esito della storia, non c’è modo di sottrarsi alla forza di uno spettacolo che coinvolge e trascina verso il tifo vero”.
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Clint Eastwood, il rugby e Mandela
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Andiamo avanti con “Codice genesi”, apocalittica avventura trainata da un Denzel Washington che, anche a più di cinquant'anni, si può permettere qualsiasi ruolo da uomo d'azione. Qui è Eli e il destino del mondo è nelle sue mani. Atmosfere grigie, perenne senso di straniamento, un'umanità alla deriva. I fratelli Hughes, quelli di “From Hell- La vera storia di Jack lo squartatore” prendono ispirazione alla graphic novel “The book of Eli” e seppur non si tratti del canovaccio più originale del mondo, il loro occhio visionario fa presa. Insomma, se vi piace la fantascienza, vale la pena passare al botteghino.
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Codice Genesi approvato dalla critica USA
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“Genitori & Figli – Agitare bene prima dell'uso” è il nuovo film corale di Giovanni Veronesi. Dopo i vari “Manuale d'amore” e “Italians”, stavolta al centro del discorso ci sono rapporti familiari tra mamma, papà e prole. Come al solito è il cast a spargere quella simpatia che una sceneggiatura scritta velocemente non si impegna troppo a ricercare, sicura che la gente si accontenti. Silvio Orlando, Michele Placido, Margherita Buy, Elena Sofia Ricci, Luciana Littizzetto, Max Tortora e tanti altri compongono i vari racconti di cui si anima questa nuova produzione De Laurentiis.
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Per rimanere in tema commedie italiane, “Alta infedeltà”, vede la ritrova collaborazione tra i fratelli Claudio (regista) e Pino (attore) Insegno, per la prima volta assieme sul grande schermo - è il debutto per Claudio- dopo tanto lavoro a teatro. Lo stesso “Alta fedeltà” è stato prima di tutto uno spettacolo da palcoscenico, ora appositamente riadattato per far ridere anche il pubblico cinematografico. Accanto all'ex della Premiata Ditta, abbiamo la pseudo sosia di Marylin Monroe (almeno per Paolo Limiti), Justin Mattera che con Claudio Insegno aveva già lavorato a teatro.

“Nord” è stato il film più divertente nella scorsa edizione della Berlinale (non quella appena finita di cui Pierpaolo Festa e chi scrive, ha cercato di tenerci aggiornati con uno speciale qui su Film.it che potete ancora consultare, ma la 2009). Come il titolo potrebbe lasciare supporre, la provenienza è scandinava, norvegese per la precisione. La storia è quella di un ragazzo bello in carne che intraprende un solitario viaggio sugli sci per andare a trovare la sua ex ragazza (“ex” perché lo ha deciso lei, lui non ci sta). Un road movie sulla neve che regala personaggi stralunati e simpaticissimi. A distanza di più di un anno dalla visione, ce ne ricordiamo con sincero affetto. Peccato che sia un film breve (circa 80' minuti). Se lo scegliete per farvi quattro risate intelligenti, e anche un pochino di commozione, andate sul sicuro, garantiamo noi.

Il thriller psicologico “Senza apparente motivo”, arriva un po' in sordina in Italia, ma si tratta comunque di un film con Ewan McGregor e Michelle Williams (più bella ora che ai tempi di “Dawson's Creek”. Vedere “Shutter Island” per credere), insomma: sono stati spesi soldi veri per realizzarlo. La ragione di questa presentazione senza i giusti clamori del caso, è che nel resto del mondo è già uscito da tempo, anche un anno e mezzo se si pensa all'Inghilterra. Trama. Una donna viene devastata dalla morte di figlio e marito in una misteriosa esplosione. Le attenzioni dell'amante non le bastano e incomincia a flirtare anche con il capo della polizia incaricato delle indagini sulla tragedia. Non andiamo oltre per non rovinarvi eventuali sorprese. E' un film a chiave: se vi piace scommettere e anticipare i finali a metà visione e poi attendere di vedere se avete ragione, “Senza apparente motivo” fa per voi.
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“Afterschool” è un lavoro dallo stile piuttosto sperimentale diretto dal newyorkese Antion Campos, qui al suo esordio con un lungometraggio, dopo parecchi corti. Siamo in una scuola e l'accidentale ripresa di due ragazze che muoiono per avvelenamento, diventa il punto di partenza per una rielaborazione del lutto collettiva all'interno di una scuola. Deus ex machina del progetto, è uno studente che gira sempre con la propria telecamera e ciò che ne esce è una riflessione sulla comunicazione di oggi, inquadrata dal punto di vista giovanile.
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