NOTIZIE
Clark Gable, re di Hollywood
Clark Gable, re di Hollywood
14.04.2003 - Autore: Alessandra Galassi
Il 1° febbraio del 1901, a Cadiz, Ohio, nasceva Clark Gable. L'attore e l'uomo che, fino al giorno della sua morte, rimase il "re di Hollywood" negli animi e nel cuore di chi lo aveva seguito.
Assomigliava, si muoveva e viveva come una stella del cinema. Aveva anche un nome da star, che nella sua completezza era William Clark Gable. Dal cinema, alla politica, alla vita comune, molte persone lo reputarono un uomo dal forte carisma e in molti hanno cercato, invano, di imitarlo.
Ammirato e invidiato dagli uomini, idealizzato e amato dalle donne, Gable resta una delle più grandi e indimenticabili personalità che l'industria hollywoodiana abbia mai prodotto. Ironico, ribelle, affascinante, uomo diretto, garbato e di grande dignità nella vita reale, per gli appassionati di cinema sarà sempre l'affascinante Rhett Butler di "Via col Vento".
Figlio di un estrattore di petrolio, ben presto lascia la scuola per andare a lavorare in una fabbrica di pneumatici. Durante una rappresentazione teatrale, scopre la sua passione: recitare. Comincia allora a studiare teatro di nascosto e nel 1921 fugge da Cardiz al seguito di una compagnia itinerante.
Pratica i mestieri più umili. Da taglialegna a venditore di cravatte a caricaturista, fino a che non incontra la Compagnia di teatranti di Josephine Dillon. Josephine, di 12 anni più grande, si innamora di Gable e poco dopo i due si sposano. E' lei a portarlo ad Hollywood, dove Clark si cimenta nei primi, piccoli, ruoli: è il 1924. In quell'ambiente conosce Lionel Barrymore, che gli fa avere un provino alla MGM ma non lo scrittura. Solo nel 1931 Gable riesce ad avere il suo primo piccolo ruolo, nel film "The Painted Desert", che lo fa conoscere al pubblico e che gli fa firmare il primo contratto con la MGM, a 350$ la settimana. Da quel momento Gable diventa uno dei più scritturati e impegnati attori degli anni Trenta. Appare in circa 70 film e diviene popolare soprattutto per i ruoli romantici.
Dotato di grande affabilità anche fuori dal set, Hollywood lo apprezza non solo mentre recita, ma anche nel privato. Per una naturalezza, un sorriso e una spontaneità propri del suo carattere. E' amante della vita, delle relazioni amorose (Joan Crawford e Jean Harlow, tra le altre), degli alcolici, tanto che ucciderà una donna in un incidente automobilistico, mentre guidava ubriaco. Sono i primi anni Trenta e il successo è già arrivato, accompagnato anche da un Oscar, meritato premio per la partecipazione al film di Frank Capra "Accadde una notte". Nel 1935 riceve la nomination per il film "Gli ammutinati del Bounty" e quattro anni dopo, nel 1939, per la splendida interpretazione di Rhett Butler nel capolavoro di Victor Fleming "Via col vento".
A questo punto Clark Gable è il Re di Hollywood e la sua felicità è colmata dal matrimonio con Carole Lombard, di cui Gable è follemente innamorato. Ma nel 1942 la Lombard muore improvvisamente in un incidente aereo: il fatto sconvolge a tal punto l'attore che abbandona momentaneamente le scene di Hollywood per arruolarsi, durante la Seconda Guerra Mondiale, nell'Aeronautica americana, che lo rimanda a casa due anni dopo con due decorazioni al valore. Resta chiuso nel suo dolore fino a quando, ormai non più la stessa persona, riprende a lavorare nel cinema. Ma i film del dopoguerra non lo vedono più lo stesso personaggio spensierato e intrigante che aveva fatto sognare milioni di persone per tutti gli anni Trenta. La sua perdita di vitalità porta la MGM a non rinnovargli il contratto. E' il 1954: Gable riesce a farsi scritture da altre produzioni e, nonostante tutto, omaggia il mondo della celluloide di altre splendide interpretazioni, come quella de "La banda degli angeli" del 1957 e de "Gli spostati", di tre anni dopo. E proprio durante le riprese di questo film, diretto dal grande John Huston, e interpretato con attori del calibro di Montgomery Clift e Marilyn Monroe, il dottore gli proibisce di continuare nelle riprese per via di alcuni problemi sorti al cuore. Ma Gable decide di continuare e, tra una lite e un'altra con la Monroe (anch'essa al suo ultimo film), Gable viene ricoverato per un attacco di cuore, che stroncherà la sua vita all'età di 59 anni, senza permettergli di leggere le splendide critiche sul suo ultimo lavoro e senza poter veder nascere il suo unico figlio, John.