NOTIZIE

Cerri: "Reality? Doveva uscire subito in sala"

Per il presidente dell'Anec, il film di Garrone doveva essere distribuito in contemporanea a Cannes

Festival di Cannes 2012 - Matteo Garrone

29.05.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
"Un successo per il cinema italiano che ci rende orgogliosi". E' così che Lionello Cerri, presidente dell'Anec, associazione nazionale esercenti cinema, commenta l'assegnazione del Grand Prix al film "Reality" di Matteo Garrone, al Festival di Cannes. "La soddisfazione per la vittoria di Garrone - aggiunge però Cerri - rende ancora più amaro e penalizzante non vedere uscire subito "Reality" nelle sale italiane, dovendo aspettare il 28 settembre, periodo in cui ci sarà un affollamento di molte altre uscite".

"Se 'Reality' fosse uscito in contemporanea con Cannes - continua il presidente dell'Anec - avrebbe potuto beneficiare della promozione per la partecipazione al Festival, ulteriormente accentuata dal prestigioso riconoscimento ottenuto, così come accadde per 'Gomorra', il film di Garrone che vinse il Grand Prix quattro anni fa. In questo modo invece si penalizza non solo il film, ma l'intero settore, a cominciare dalla sala. In questo periodo, infatti, il numero di film distribuiti è minore rispetto ad altri momenti dell'anno e quindi le sale potrebbero garantire una maggiore tenitura, favorendo un migliore risultato al botteghino, anche grazie al passaparola. Uscendo, invece, in altri mesi dell'anno, nei quali c'è più prodotto, e a distanza dal battage promozionale di un festival, non è detto che la performance del film possa essere la stessa".

Analogo discorso può essere fatto per gli altri film italiani presenti a Cannes, in particolare per "Io e te" di Bernardo Bertolucci, e anche per "Dracula 3D" di Dario Argento, che non usciranno in contemporanea con il Festival. "E' un'occasione persa che va ad aggiungersi a tutte le altre che perderemo la prossima estate perché sono molti i film che, pur uscendo in altri Paesi, arriveranno nelle sale italiane non prima dell'autunno. Questa, purtroppo - conclude Cerri - è la dimostrazione di quanta strada debba ancora fare l'industria cinematografica per raggiungere quell'allungamento della stagione fondamentale, non solo per le sale, ma per l'intero mercato italiano".

(LaPresse)