Partiamo dal premio Oscar di quest’anno per migliore film straniero: “Il segreto dei suoi occhi”, thriller argentino che è andato di certo al di là dei suoi affettivi meriti. Di certo si tratta di una storia ben scritta e diretta, ma davvero nulla di eccezionale. Il caso di una donna uccisa viene ricordato da un pubblico ministero ormai in pensione. Il cattivo non fu mai condannato veramente e, a distanza di più di vent’anni, ci sono ancora ombre su cui fare luce.
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Con “Gentlemen Broncos” siamo dalle parti della commedia mista a fantasy Un ragazzo scrive un appassionato libro per un concorso ed invece di vincere viene derubato delle idee dal suo scrittore preferito. Un’autentica truffa che diventa difficile da provare. Dirige quel Jared Hess fenomeno di incassi qualche anno fa con “Napoleon Dynamite”. Si sorride malinconicamente, molto interessanti invece sono le demenziali rappresentazioni fantasy dei vari racconti inventati dal giovane. Forse è l’uscita più interessante della settimana.
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Speciale OstiaFilmFest 2010
Forte l’idea dietro a “Humpday”, altra commedia americana. Due amici un tempo legatissimi, ora lontani anni luce (uno gira il mondo da artista, l’altro è un benestante uomo sposato con figli) si ritrovano invischiati in una trasgressiva scommessa dopo una serata alcolica ricordando i vecchi tempi. Devono fare un film porno amatoriale assieme. Quale altra soluzione se non quella di avere un rapporto omosessuale? Al Sundance il film ha vinto il premio speciale della giuria. Vale la pena dare un’occhiata.
In Germania l’uscita di “La papessa” lo scorso inverno ebbe un tempismo perfetto. Proprio in quel weekend, per la prima volta nella storia, fu eletta una donna a capo della Chiesa evangelica nazionale. Peccato che nel frattempo, lei si sia dimessa (a causa di un tasso alcolico troppo alto al volante riscontrato dalla polizia crucca). Comunque sia la pellicola è incentrata su un bestseller, a sua volta basato su una leggenda, sull’esistenza di una donna papa che avrebbe regnato a metà del nono secolo. La papessa Giovanna fu una sorta di Lady Oscar. Mantenere il segreto e dare più sensibilità ad una carica prettamente maschile fu la sua grande preoccupazione, quella per altro che dovrebbe portarci al cinema a vederne i risultati.
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“Tata Matilda e il grande botto” è il secondo capitolo incentrato sulla babysitter interpretata (e inventata) da Emma Thompson. Una sorta di Mary Poppins anche lei dotata di poteri magici. Una favola per bambini che, almeno per il cast di contorno (Ralph Fiennes, Ewan McGregor, Maggie Gyllenhaal, Maggie Smith e Rhys Ifans) potrebbe interessare anche i più grandi.
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Movie Style: Emma Thompson
E’ l’anno del cinema iraniano, e così dopo “Donne senza uomini”, “I gatti persiani” e “Copia conforme” è la volta del dramma-thriller “About Elly”. Una gita fuori Teheran diventa l’occasione per un gruppo di amici di organizzare un incontro tra un uomo divorziato da poco e la Elly del titolo. Peccato però che quest’ultima nasconda un segreto…
In “Il tempo che ci rimane” abbiamo la storia di una famiglia palestinese dichiarata “arabo-israliana” dopo gli accordi post-seconda guerra mondiale sulle spartizioni territoriali di Nazareth e dintorni. Quattro capitoli raccontati dal regista Elia Suleiman sulla base dei diari autobiografici del padre. A Cannes 2009, dove fu presentato, raccolse tanti applausi.
Capitolo italiani. La commedia “Diciotto anni dopo” parte dalla morte di un papà che vuole le proprie ceneri sepolte in Calabria accanto a quelle della moglie, per riunire due fratelli da quasi venti anni divisi. Uno a Roma, l’altro a Londra, sono ormai due adulti che hanno molto da recriminarsi, ma anche tanto da condividere. Regista (all’esordio) e attore è quell’Edoardo Leo già visto in tante fiction, tra cui “Romanzo Criminale”.
Con “Backward” abbiamo il ritorno sul grande schermo di Randi Ingerman. E’ la figlia del presidente di una squadra di calcio di cui eredita la gestione quando il papà muore. Gli ultimi tre mesi di campionato del team servono al regista Max Leonida Bastoni per darci un quadro delle dinamiche di spogliatoio. Ogni calciatore ha un ruolo preciso anche nella vita. C’è il cattivo, il demoralizzato, il subdolo, quello integro e così via. Bah.
In “Pochi giorni per capire” il nuovo sacerdote di un paesino (Tony Sperandeo) salva il piccolo Salvatore dagli abusi sessuali del papà (Luigi Maria Burruano). In un momento di tanto sgomento sugli abusi sessuali di alcuni preti sui più piccoli, i ruoli di carnefice e salvatore si capovolgono.
Già in sala dal 1 Giugno è invece “Saw VI”. Jigsaw è morto, il suo testimone viene raccolto dal poliziotto Hoffman. Si vedono come al solito sangue, tante torture e giochi sadici. Dopo cinque capitoli, lo spettatore sa bene cosa aspettarsi.
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