Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha ottenuto il più alto riconoscimento del Festival di Berlino. Dopo aver vinto il Leone d'Oro a Venezia nel 2013 con Sacro GRA, Rosi ha ricevuto l'Orso d'oro per il suo nuovo documentario. A quattro anni da Cesare deve morire dei fratelli Taviani (ancora un documentario), l'Italia torna a vincere a Berlino. “Vorrei ringraziare il Festival per il coraggio di mettere un documentario in concorso con i film di finzione – ha dichiarato il regista – Dedico questo premio alla gente di Lampedusa, sempre molto aperta ad accogliere chiunque l'abbia raggiunta in tutti questi anni. Lampedusa è una terra di pescatori che accettano qualunque cosa arrivi dal mare, e forse questa è una lezione da imparare”.
Il gran premio della giuria è stato assegnato a Danis Tanovic per Smrt u Sarajevu (Death in Sarajevo). Mia Hansen-Løve ha vinto il premio per la migliore regia con L'avenir, dramma interpretato da Isabelle Huppert. “Non potrei immaginare niente di meglio che ricevere un premio da Meryl Streep”, ha dichiarato la regista ritirando il premio. Trine Dyrholm è stata premiata come migliore attrice per La comune di Thomas Vinterberg, e ha ringraziato il Festival di Berlino definendolo “la mia comune”. Il migliore attore è invece Majd Mastoura per Inhebek Hedi di Mohamed Ben Attia. L'Alfred Bauer Award (per un film che apre nuove prospettive) è andato ad A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz. A seguire la lista completa dei vincitori.
Orso d'oro
Fuocoammare di Gianfranco Rosi
Gran premio della giuria
Danis Tanovic per Smrt u Sarajevu (Death in Sarajevo)
Miglior sceneggiatura
United States of Love - Tomasz Wasilewski
Miglior attore
Majd Mastoura per Inhebek Hedi di Mohamed Ben Attia
Migliore attrice
Trine Dyrholm per La comune di Thomas Vinterberg
Miglior regista
Mia Hansen-Løve per L'avenir
Alfred Bauer Award per un film che apre nuove prospettive
A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz
Miglior fotografia
Mark Lee Ping-Bing per Chang jiang tu