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Bellaria Film Festival DOC: la nuova vita

Nuovo direttore e selezione di buon livello per uno dei festival storici italiani

Bellaria Film Festival DOC

04.06.2011 - Autore: Alessandro De Simone
Dopo un anno di transizione, il Bellaria Film Festival ritrova stabilità e programmazione con un nuovo direttore artistico, il documentarista Fabio Toncelli, e anche l'entusiasmo del territorio, elemento sempre importantissimo per una manifestazione che proprio del suo rapporto con la località di villeggiatura della riviera romagnola.
Specializzatosi in cinema documentario già da lungo tempo, il Bellaria Film Festival ha proposto quest'anno una selezione di film internazionali e nostrani che ha compreso un paio di prodotti di assoluta eccellenza, come "Exit Through the Gift Shop" di Banksy (qui la nostra recensione), "The Oath di Laura Poitras" e l'interessantissimo "Into Eternity", doc di produzione danese di scottante attualità sulla costruzione del più grande sito di stoccaggio di scorie radioattive del mondo.

Grande attenzione è stata offerta quest'anno alla questione israelo-palestinese, raccontata sotto diversi punti di vista in tre opere molto diverse tra loro. La prima, "Love During Wartime", è la difficile storia di un matrimonio impossibile tra una ragazza israeliana e un giovane palestinese. Jaffa, "The Orange's Clockwork" ha proprio nel titolo il succo, è il caso di dirlo, della storia, mentre "This is my Land...Hebron", dell'italiana Giulia Amati, è una testimonianza importantissima di quanto accade nei territori occupati e delle condizioni di vita dei coloni israeliani che vivono assediati nel cuore di una città palestinese. Il film si è anche aggiudicato il premio Italia Doc di quest'anno.
Proprio la selezione italiana ha messo in mostra prodotti interessanti, come il già celebrato "El Sicario" di Gianfranco Rosi, "Good Buy Roma" di Gaetano Crivaro e Margherita Pisano e "I'm Jesus" di Valerie Gudenus e Heloisa Sartorato, quest'ultimo documento davvero particolare su tre piccole comunità, diverse e lontane tra loro, convinte che Gesù si tornato sulla terra.

Un festival, questo di Bellaria, che arrivato alla sua ventinovesima edizione ha ancora voglia di mostrare e di scoprire, confermando l'importanza generale dei festival cinematografici, non solo vetrine dei prodotti audiovisivi, ma anche e soprattutto veicoli di una diversità culturale di cui il nostro paese ha sempre e mai quanto adesso bisogno.

Per saperne di più
Il sito ufficiale del Festival

 

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