NOTIZIE

Apocalypse Now, dieci cose che forse non sapevi del film

Il capolavoro di Francis Ford Coppola nasconde molti segreti. Ecco i più incredibili

Apocalypse Now

28.10.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il capolavoro assoluto di Francis Ford Coppola è ancora oggi uno dei film di guerra più amati e discussi. Un'epopea tra le giungle del Vietnam e nei lati oscuri della psiche umana che ha fatto la storia del cinema, e giustamente. Ma è anche un film segnato da una delle lavorazioni più difficili e drammatiche di sempre. Le previste 12 settimane di riprese diventarono 68, mentre attacchi cardiaci, esaurimenti nervosi e uragani minarono la produzione sin dall'inizio. È un miracolo che Coppola sia riuscito a finire Apocalypse Now e che questo sia poi risultato un successo. Ecco dieci curiosità sul film che (forse) non sapevate.


 
Doveva dirigerlo George Lucas. L'autore di Star Wars era un caro amico e socio di Coppola, con cui aveva fondato la società American Zoetrope. George Lucas stesso avrebbe dovuto dirigere il film scritto da John Milius, ma il progetto fu rimandato perché la guerra in Vietnam stava diventando molto controversa (erano i primi anni '70). Quando finalmente Coppola riprese in mano il film nel 1976, dopo aver diretto Il padrino 1 e 2, Lucas stava ormai lavorando al primo Guerre stellari e Coppola dovette dirigerselo da solo, dopo aver incassato anche il rifiuto di Milius.

 
Harvey Keitel era il protagonista originale. L'attore era stato scelto per interpretare il capitano Benjamin Willard dopo i rifiuti di Al Pacino e Steve McQueen. Ma Harvey Keitel venne licenziato dopo due settimane, perché Coppola trovò troppo intensa la sua interpretazione. Martin Sheen gli subentrò in un momento molto difficile della sua vita, quando stava combattendo contro l'alcol.

 
Alcol e droghe. Il che per lui fu un problema, dato che sul set alcol e droghe abbondavano. Dennis Hopper manteneva una rigorosa dieta fondata su entrambi (una cassa di birra, mezzo gallone di liquore e 85 grammi di cocaina al giorno) e Sheen fu tenuto ubriaco per due giorni per filmare la scena iniziale in hotel a Saigon. Coppola gli gridava costantemente nelle orecchie: “Sei malvagio. Voglio che tutto il male, l'odio e la violenza in te escano fuori”. Sheen era in uno stato mentale delicato e Coppola lo sfruttò consapevolmente. Risultato: l'attore ebbe un attacco cardiaco dopo un anno di riprese.

 
Più che un set, una guerra. Il set delle Filippine su cui Coppola girava fu colpito da un tifone tropicale che costrinse il regista a sospendere la lavorazione. Tutti a casa, compreso Sheen che confessò a un amico di non sapere se sarebbe sopravvissuto alle riprese. E infatti ebbe un attacco cardiaco e un esaurimento nervoso al suo ritorno. Inoltre, le malattie tropicali circolavano sul set colpendo duramente membri del cast e della troupe, allontanandoli dalla lavorazione anche per settimane. Coppola dovette chiedere armi e veicoli in prestito al presidente delle Filippine Ferdinand Marcos, il quale però poteva ritirarli ogni volta che gli fossero serviti realmente, e come se non bastasse la lavorazione stava prosciugando le tasche di Coppola, che fece un mutuo sulla casa per raccogliere 30 milioni aggiuntivi. “Avevamo accesso a troppo denaro e troppo equipaggiamento. A poco a poco impazzimmo”, ha dichiarato il regista. Hopper era d'accordo: “Chiedete a chiunque fosse là fuori con noi, tutti vi diranno che abbiamo combattuto una guerra”.

 
Coppola minacciò di suicidarsi tre volte. I problemi finanziari, uniti al senso di colpa per aver causato l'attacco cardiaco di Martin Sheen, portarono Coppola all'esaurimento nervoso e a un attacco epilettico. Il regista minacciò di suicidarsi ben tre volte nel corso della lavorazione.

 
Un incubo chiamato Marlon Brando. Quando Marlon Brando arrivò sul set, Coppola capì subito che avrebbe dato problemi. L'attore era calvo, sovrappeso, non si lavava ed era costantemente ubriaco e fatto di cocaina. Ma, soprattutto, non riusciva a memorizzare le battute e così Coppola dovette registrare le sue improvvisazioni, modificare la sceneggiatura di conseguenza e poi suggerirgli le battute tramite auricolare. Oltretutto, dovette riprendere Brando nell'ombra perché l'attore non voleva mostrare di essere grasso. Da tutto questo, per miracolo, nacque una performance immortale.

 
Veri cadaveri. Lo scenografo Dean Tavoularis avrebbe voluto usare veri cadaveri per la scena in cui Willard giunge all'accampamento di Kurtz. Fu il produttore Gary Frederickson a impedirglielo dopo aver saputo la cosa quasi per caso. Saltò fuori che i cadaveri, forniti da un uomo che riforniva le università, erano stati rubati dai cimiteri. La polizia arrivò sul set e ritirò i passaporti a tutti, ma alla fine scoprì il colpevole e rimosse i corpi, dicendo che sarebbero stati “scaricati da qualche parte”. Nessuno, d'altronde, si era fatto avanti per pagare la sepoltura...

 
Ci vollero dieci anni per realizzare Apocalypse Now. Dalla sua iniziale concezione alla sua uscita nelle sale, passarono dieci anni. Nel frattempo la guerra in Vietnam era finita e quello che avrebbe dovuto essere un film realistico, girato “Guerrilla Style”, divenne una riflessione surreale sull'orrore della guerra. Il budget iniziale era di 12 milioni di dollari, ma Apocalypse Now finì per costarne tre volte tanto.

 
La vittoria a Cannes. Ci vollero due anni per montare Apocalypse Now, ma Coppola credeva talmente tanto nel film da portarlo in concorso a Cannes in versione non ancora definitiva. Ugualmente, il film vinse la Palma d'Oro ex aequo con Il tamburo di latta, ma vinse solo due Oscar su otto nomination: alla fotografia (di Vittorio Storaro) e al sonoro.


 
Inventò il suono surround 5.1. L'Oscar al sonoro fu meritatissimo perché la squadra guidata dal sound designer Walter Murch ideò il mix 5.1 che sarebbe diventato uno standard delle sale. Era composto da tre tracce principali, al centro, a destra e a sinistra dello schermo, due tracce surround e una subwoofer. Non solo fu dunque un capolavoro che ridefinì il cinema dal punto di vista artistico, ma anche da quello tecnico.