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Anche due italiani nel programma del Tokyo Film Festival 2015

Grande cinema internazionale, ospiti e sorprese sulla strada verso il prossimo Samurai Award

29.09.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)
Il 22 ottobre sarà The Walk ad aprire la ventottesima edizione del Tokyo International Film Festival (TIFF), come già annunciato, e a dare il via a dieci giorni nei quali saranno molti gli ospiti e gli eventi da tenere d'occhio, alcuni dei quali relativi anche al nostro cinema. Fino al 31 ottobre, quando la manifestazione verrà chiusa dall'anteprima di Terminal di Tetsuo  Shinohara con Koichi Sato.

Ma se il film di Robert Zemeckis non sarà propriamente una primizia - essendo passato già ai Festival di Toronto, New York e Roma (per l'epoca) - il resto del programma propone ben cinque anteprime mondiali e tre internazionali. Una delle quali rappresentata da Se Dio vuole di Edoardo Falcone, accompagnato in oriente dal Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio.

Dei sedici film in concorso (selezionati da un totale di 1.409 provenienti da oltre 86 Paesi) dovrà decidere la giuria presieduta da Bryan Singer e composta da Tran Anh Hung, Bent Hamer, Nansun Shi, Susanne Bier e Kazuki Omori. Mentre già si attendono sul palco i prescelti per ricevere il secondo Samurai Award: John Woo (Face/Off, Mission: Impossible II) e Yoji Yamada (The Twilight Samurai). I due succedono a Takeshi Kitano e Tim Burton, premiati nel 2014 nell'edizione inaugurale come "registi che continuano a creare film impressionanti che tracciano il cammino verso una nuova era".


Questi i film in concorso al 28^ Tokyo International Film Festival:

All Three of Us di Kheiron (Francia)
Born To Be Blue di Robert Budreau (Usa/Canada/UK)
Cold of Kalandar di Mustafa Kara (Turchia/Ungheria)
Family Film di Olmo Omerzu (Rep. Ceca/Ger/Slo/Fra)
Foujita di Kohei Ogur (Giappone/Francia)
Full Contact di David Verbeek (Olanda/Croazia)
The Girl's House di Shahram Shah Hosseini (Iran)
Se Dio vuole di Edoardo Falcone (Italia)
The Inerasable di Yoshihiro Nakamura (Giappone)
Land of Mine di Martin Pieter Zandvliet (Danimarca/Germania)
A Monster with a Thousand Heads di Rodrigo Plá (Messico)
My Original Dream di Hao Jie (Cina)
Nise - The Heart of Madness di Roberto Berliner (Brasile)
Roukli di Veiko Õunpuu (Estonia)
Sayonara di Koji Fukada (Giappone)
Snap di Kongdej Jaturanrasmee (Tailandia)