Albert Finney, grande attore shakespeariano passato dal teatro al cinema, interprete di classici come Tom Jones, Sabato sera, domenica mattina e Assassinio sull'Orient Express, si è spento a 82 anni dopo una breve malattia.
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Finney aveva iniziato la sua carriera a teatro, a metà anni '50, e, dopo una serie di ruoli in televisione, era passato al cinema negli anni '60. Il suo primo ruolo importante fu ne Gli sfasati di Tony Richardson. Da lì, Finney avrebbe imbastito una carriera ricca e continuativa. Oltre a Tom Jones, sua prima di cinque nomination agli Oscar, è apparso in Due per la strada, I duellanti, nel già citato Assassinio sull'Orient Express (dove interpretava Poirot e fu lodato personalmente da Agatha Christie). E poi Wolfen, Sotto il vulcano, Crocevia della morte. In tempi più recenti lo ricordiamo in Erin Brockovich, Traffic, Big Fish, Un'ottima annata, Onora il padre e la madre e in due capitoli della saga di Jason Bourne, The Bourne Ultimatum e The Bourne Legacy. Il suo ultimo ruolo è stato in Skyfall, nel 2012.
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Finney ha ricevuto cinque nomination agli Oscar per Tom Jones, Assassinio sull'Orient Express, Il servo di scena, Sotto il vulcano ed Erin Brockovich. Nonostante il successo, non amò mai veramente la notorietà. Proprio per questo rifiutò il ruolo di Lawrence d'Arabia nel film di David Lean e non tornò per una seconda volta nel ruolo di Poirot (in Assassinio sul Nilo). “Odio impegnarmi – con una ragazza, un produttore o una certa immagine al cinema”, dichiarò allo Evening Standard.
