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Addio a Maximilian Schell

Il celebre attore austriaco muore a 83 anni

01.02.2014 - Autore: La redazione
Maximilian Schell, attore e regista austriaco, è morto in un ospedale di Innsbruck in seguito a un'improvvisa e grave malattia.  Aveva 83 anni. Era fuggito dalla Germania di Hitler dopo che il padre - poeta e scrittore - era finito nella lista nera dei nazisti. Divenne uno degli attori europei di punta anche negli USA, dove Hollywood lo premiò con l'Oscar per il ruolo dell'avvocato di difesa nel film Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer. Anni dopo l'Academy lo nominò altre due volte: nel 1975 per The Man in the Glass Booth e nel 1977 per Julia.

Era originario di Vienna, in seguito divenne cittadino svizzero.Le sue origini europee catturarono l'attenzione degli americani che gli offrirono diversi ruoli in film ambientati nella Seconda Guerra Mondiale. Lo ricordiamo in Quell'ultimo ponte (1977) e al fianco di James Coburn in La croce di ferro di Sam Peckinpah (1977). Recitò insieme alla sorella Maria in Dossier Odessa (1974) e a lei dedicò un documentario intitolato My Sister Maria, realizzato nel 2002, tre anni prima della sua morte. Nella sua filmografia da regista ricordiamo anche il documentario nominato all'Oscar Marlene, realizzato nel 1984 quando era riuscito a invervistare la leggendaria Dietrich nel suo appartamento a Parigi, registrando la sua voce senza però ottenere il permesso di mostrare il volto dell'attrice.

Negli anni Novanta ha interpretato Little Odessa di James Gray (1994, nella foto in alto). Qualche anno dopo fu diretto da Carpenter in un piccolo ma interessante ruolo in Vampires. Negli ultimi quindici anni ha interpretato svariate miniserie e film TV. Uomo dal talento versatile, Schell è stato anche un pianista andato in scena con la filarmonica di Berlino e la Symphony Orchestra di Vienna.
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