Si è spenta a 89 Emmanuelle Riva, una delle più grandi attrici francesi di tutti i tempi. La ricordiamo per moltissimi ruoli iconici al cinema, ma recentemente soprattutto per quel ruolo in Amour di Haneke che le fruttò una nomination all'Oscar, un BAFTA, l'European Film Award e un Premio César. Il suo sguardo perso nel vuoto, la vita risucchiata dall'Alzheimer e quel finale tragico e liberatorio allo stesso tempo: che brividi ci hanno regalato lei e Jean-Louis Trintignant in quel film!
La Riva si formò professionalmente a teatro e nel 1959 debuttò al cinema da protagonista (dopo un ruolo non accreditato in Les grandes familles), lasciando il segno da subito in Hiroshima mon amour di Alain Resnais. Nel corso della carriera ha lavorato con Gillo Pontecorvo (Kapò), Marco Bellocchio (Gli occhi, la bocca), Krzysztof Kie?lowski (Film blu), Jean-Pierre Melville (Léon Morin, prete - accanto a Jean-Paul Belmondo) e Luciano Salce (Le ore dell'amore). Vinse la Coppa Volpi a Venezia con Il delitto di Thérèse Desqueyroux (1962) di Georges Franju.
Una carriera lunga e ancora in atto al momento della sua scomparsa, per buona parte ignorata dai premi che contano (quello di Amour fu il suo primo ruolo premiato in tutto il mondo). Il prossimo 24 febbraio avrebbe compiuto 90 anni, ma la sua energia vitale l'ha mantenuta attiva anche dopo la diagnosi di cancro: prossimamente la vedremo in Les Vacances di Mohsen Makhmalbaf e Alma di Kristín Jóhannesdóttir, oltre che in Paris pieds nus di Dominique Abel e Fiona Gordon.
La Riva si formò professionalmente a teatro e nel 1959 debuttò al cinema da protagonista (dopo un ruolo non accreditato in Les grandes familles), lasciando il segno da subito in Hiroshima mon amour di Alain Resnais. Nel corso della carriera ha lavorato con Gillo Pontecorvo (Kapò), Marco Bellocchio (Gli occhi, la bocca), Krzysztof Kie?lowski (Film blu), Jean-Pierre Melville (Léon Morin, prete - accanto a Jean-Paul Belmondo) e Luciano Salce (Le ore dell'amore). Vinse la Coppa Volpi a Venezia con Il delitto di Thérèse Desqueyroux (1962) di Georges Franju.
Una carriera lunga e ancora in atto al momento della sua scomparsa, per buona parte ignorata dai premi che contano (quello di Amour fu il suo primo ruolo premiato in tutto il mondo). Il prossimo 24 febbraio avrebbe compiuto 90 anni, ma la sua energia vitale l'ha mantenuta attiva anche dopo la diagnosi di cancro: prossimamente la vedremo in Les Vacances di Mohsen Makhmalbaf e Alma di Kristín Jóhannesdóttir, oltre che in Paris pieds nus di Dominique Abel e Fiona Gordon.