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A John Woo il Leone d'oro alla carriera

Il leggendario regista cinese riceverà l'ambito premio alla carriera nel corso della 67ma Mostra del Cinema di Venezia...

john woo

23.12.2009 - Autore: Nexta
Nel corso della 67ma Mostra del Cinema di Venezia, il Leone d’oro alla carriera sarà consegnato nelle mani di John Woo, il grandissimo regista originario di Hong Kong, con alle spalle una carriera ormai ultra-quarantennale. La sua filmografia comprende classici dell’actio/noir tipico di Hong Kong, tra cui “A Better Tomorrow”, “Hard Boiled” e l’inarrivabile “The Killer”. Il suo successo e soprattutto la sua indiscussa maestria nel dirigere l’azione lo hanno portato a Hollywood, dove per circa un decennio ha diretto un po’ di tutto, dal gangster movie quasi fantascientifico “Face/Off” (il suo punto più alto in America), a quello che probabilmente è il miglior film di Van Damme, “Senza tregua”, per poi passare a film su commissione ben confezionati ma con poca anima, come “Mission: Impossible 2” e “Paycheck”. Di recente, è tornato in Cina per girare “La battaglia dei tre regni” (leggete la nostra recensione), un film che ne ha segnato il ritorno in grande stile. Una gran bella mossa da parte di Marco Müller e soci, non c’è che dire! Di seguito, il testo del comunicato stampa.

"E’ stato attribuito al regista e produttore asiatico-hollywoodiano John Woo - uno tra i maggiori innovatori del linguaggio cinematografico contemporaneo, che è riuscito a far coincidere Oriente e Occidente - il Leone d’oro alla carriera della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (Lido di Venezia, 1-11 settembre 2010).
Lo ha deciso il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Marco Müller.
Il riconoscimento premia un cineasta che negli ultimi decenni, con la sua rivoluzionaria concezione della messa in scena e del montaggio, ha rinnovato dalle fondamenta, portandolo alla più estrema stilizzazione (prossima alle arti visive) il film d’azione, tanto in Asia (con titoli come A Better Tomorrow, 1986; The Killer, 1989; Bullet in the Head, 1990; Hard Boiled, 1991; il recente kolossal La battaglia dei tre regni), che a Hollywood (tre film fra tutti: Face/Off, 1997; Mission Impossible 2, 2000; Windtalkers, 2002).
Nei suoi capolavori gangsteristici e bellici, Woo ha saputo trasfigurare il movimento iperbolico (che sfida la forza di gravità) e la violenza esasperata, attraverso un'originalissima carica poetica e romantica, sostenuta da una tensione figurativa quanto mai personale ed energica, vicina all’allucinazione surreale. L’inconfondibile cinema di Woo mescola i generi e unisce il rispetto di valori classici, come l’amicizia virile e l’onore, ai ritmi vertiginosi e alle coreografie tipiche delle arti marziali.  
Regista, produttore (con la sua Lion Rock), autore di videogiochi e di romanzi a fumetti,  John Woo è considerato uno dei maestri che hanno contribuito a cambiare il linguaggio del cinema contemporaneo: è quanto gli riconoscono diverse generazioni di cineasti - i suoi ammiratori vanno da Martin Scorsese a Olivier Assayas,  da Jonathan Demme a John Landis, da Sam Raimi a Quentin Tarantino, officianti del culto internazionale per un cinema d’azione coreografato come un balletto e per l'uso radicalmente innovativo del montaggio.
John Woo tornerà alla Mostra di Venezia per la quarta volta. Nel 2004 era stato il “padrino” della Storia segreta del cinema asiatico. Nel 2006 era regista di uno degli episodi di All the Invisible Children, film fuori concorso alla 63. Mostra. Nel 2007 era produttore di Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d'esordio di Alexi Tan, film di chiusura della 64. Mostra".