Vampires
Le prime due troupe che hanno tentato di fare questo documentario sono scomparse, racconta il regista. Ma la terza ce la fa: entra nella casa dei Saint-Germain, la famiglia belga di vampiri che ha accettato di raccontarsi davanti alle telecamere, intervista i loro amici e i vicini, registra le crisi tra genitori e figli. Bizzarro mockumentary sulla vita quotidiana dei Dracula moderni.
L'epoca dei film di “Twilight” sta per arrivare ad una conclusione ed è finalmente ora di vedere dei bagliori di originalità nei vampire movies: in occasione della loro invasione al 28° Torino Film Festival, li abbiamo già visti in versione rockettara nell'esilarante “Suck” (qui la nostra recensione).
E adesso le creature della notte sono protagoniste del mockumentary “Vampires” diretto dal belga Vincent Lannoo che lo ha definito: “Una commedia politica, una satira sull'umanità in
cui apparenza e realtà sono in costante opposizione”. Seguiamo il
progetto di una rete televisiva di girare un documentario sui clan di
vampiri del Belgio. Il film si apre con il fallimento delle prime due
troupe, finite per essere divorate. Quello che segue è il terzo
tentativo che ci dà accesso alle notti dei vampiri nelle quali scopriamo
di più sul loro essere cool, il loro modo di nutrirsi, il loro
snobismo, ma anche il peso di dover condurre la loro esistenza per
l'eternità.
Se all'inizio il regista sceglie un tono beffardo e comico presentandoci
un clan composto dal pater familias, la moglie totalmente sadica e due
figli ribelli, con l'andare avanti Lannoo riesce a raggiungere
pienamente il suo vero scopo, e cioè mettere umani e non morti a
confronto, sottolineando il vampirismo come degenerazione delle
caratteristiche degli esseri mortali che hanno preferito abbandonare la
loro luce vitale: che si parli di solitudine o isolamento, ma anche
opportunismo e, naturalmente, tanta cattiveria. Sentimenti che culminano
con l'arrivo di due canini appuntiti. Come lo stesso regista sostiene:
“In Vampires la mescolanza dei tre generi – documentario, B-movie e
commedia – crea lo spazio per il divertimento, ma offre anche uno
sguardo critico sulle nostre contraddizioni e le nostre colpe”.
Nella seconda parte arriva anche l'horror mentre i non morti lasciano
entrare le telecamere a uno dei loro party notturni in cui sterminano
un'intera famiglia. Si parla anche di sesso tra clan e tradimenti
d'amore che vengono puniti con la morte secondo un codice redatto sin
dai tempi di Dracula.
Lannoo, regista e sceneggiatore, riesce a sviscerare tanti aspetti della
questione vampiresca, schiacciando l'acceleratore del grottesco e
rispondendo al più alto numero possibile di domande che un qualsiasi
curioso del vampirismo possa formulare. Ci si diverte e si riflette nel
corso di una visione costantemente vivace. Un film da non perdere che ci
auguriamo di vedere presto nelle nostre sale.