Unknown - Senza Identità
Il film segue la storia di un dottore (Liam Neeson) che mentre visita Berlino con la moglie (January Jones) viene coinvolto in un incidente d'auto che lo lascia in coma. Quando si sveglia scopre che è stato inesplicabilmente rimpiazzato da un altro uomo e che nessuno, nemmeno sua moglie, gli crede. Con l'aiuto di una giovane donna (Diane Kruger) il buon dottore parte in una frenetica ricerca nel scoprire la verità dietro la sua identità rubata e nel provare chi è.
Liam Neeson ha un problema,
qualcuno lo ha dimenticato in ospedale in tutti i quattro giorni in cui
è rimasto in coma in seguito a un incidente d'auto. Nessuno è venuto a
prenderlo, neppure la giovane e bellissima moglie (la interpreta January Jones di “Mad Men”) che addirittura lo ha totalmente rimosso dai suoi ricordi. Comincia così “Unknown – Senza identità”, thriller prodotto da Joel Silver (quello di “Arma Letale” e "Matrix")
e ambientato in una Berlino così affascinante e ipnotica che finisce
per avere più spessore degli stessi personaggi in scena.
“The Bourne Identity” incontra “Io vi troverò” , potremmo sintetizzare così il film di Jaume Collet-Serra (ha diretto “Orphan”), tratto dal romanzo “Fuori di me” di Didier van Cauwelaert (edito in Italia da Corbaccio). A tenere a galla l'intrattenimento sono
le atmosfere e un paio di sequenze action azzeccate (su tutte quella di
un inseguimento d'auto notturno nel cuore della capitale tedesca). Ed è
sempre e comunque un piacere affidarsi a un protagonista come Liam
Neeson, nonostante lo vediamo vagare per gran parte del film come un
pesce fuor d'acqua. Per ritrovare la sua identità, il protagonista è
aiutato dal personaggio di Diane Kruger,
un ruolo tuttavia monodimensionale che la sceneggiatura prova invano ad
approfondire. Mossa di casting vincente è, invece, quella di essersi
assicurati Bruno Ganz nel ruolo di un ex agente Stasi che rimpiange l'epoca del comunismo, un
personaggio sopra le righe a cui il regista si affida per battute a
effetto e un pizzico di humour.
Per il resto “Unknown – Senza identità” offre momenti di script madness che rendono la trama tutt'altro che credibile, con soluzioni narrative
che non si discostano da quelle utilizzate in un normalissimo TV Movie.
Per saperne di più su americani smarriti come pecore in mezzo ai lupi
nel territorio europeo, è sempre meglio recuperare il bellissimo “Frantic” di Roman Polanski con Harrison Ford, sul quale questo film è in parte ricalcato.
di Pierpaolo Festa