Tomorrowland - Il Mondo di Domani

Tomorrowland - Il mondo di domani

Legati da un destino comune, Frank, un ex enfant prodige ormai disilluso, e Casey, un’adolescente ottimista e intelligente che trabocca di curiosità scientifica, intraprendono una pericolosa missione insieme, per svelare i segreti di una misteriosa dimensione spazio-temporale nota come “Tomorrowland”. Le loro imprese cambieranno sia il mondo che la propria vita, per sempre.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Tomorrowland
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Walt Disney Pictures
DURATA
130 min.
USCITA CINEMA
21/05/2015
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2015
di Alessia Laudati

E' uno strano oggetto il nuovo film del regista Brad Bird, due Oscar vinti come regista di Ratatouille e Gli Incredibili. Atipico perchÉ palesemente autocelebrativo del mondo Disney, nella premessa di partenza, nell’immaginario pericolosamente vicino al brand dei sogni, ma fuori dai binari anche per il tentativo di confezionare una pellicola sci-fi, che ha l’aspirazione di conquistare un pubblico giovane, anzi giovanissimo, e allo stesso tempo affascinare la mente degli adulti con problematiche aspramente sociali legate all’ambiente e all’eco-sistema.

Alfiere di questa capriola iperbolica È George Clooney, che, nei panni di un vecchio scienziato, sembra avere l’ingrato compito di attrarre e affascinare anche un pubblico over 12. Eppure la magia creata, visto che il film parla essenzialmente di sogni, speranze e della caparbietÀ necessaria per realizzarli, pur provocando una buona dose di alchimia sentimentale nel pubblico, non supera la soglia del prodotto di media riuscita e che si arresta inequivocabilmente sullo standard del tradizionale kid movie.
 
SÌ, perchÉ la semplificazione di alcuni dialoghi, la scarsa attenzione all’aspetto fantascientifico, che ricalca la dicotomia presente-futuro senza particolari guizzi creativi, e la patina buonista che avvolge lo sviluppo della storia, rendono Tomorrowland - Il mondo di domani un film destinato ai piÙ giovani, a cui non manca comunque il pregio di riscoprire un certo gusto per la scenografia artigianale, che non si avvale per forza della exit strategy dettata dall’utilizzo massiccio di effetti speciali.

E se il confronto, forse a tratti un po’ forzato, È quello con il blockbuster di Hunger Games, c’È da dire che anche il filone di fantascienza meno violenta ha trovato la propria Jennifer Lawrence nella brava e empatica Britt Robertson.