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The Great Wall
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in riproduzione....
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In The Great Wall, Damon interpreta William Garin, un mercenario che dopo aver combattuto in numerose battaglie in cui si é distinto per le sue abilità di arciere, è fatto prigioniero da un misterioso esercito composto da eccellenti guerrieri, conosciuto come l'Ordine Senza Nome. Accampati in un'enorme fortezza, i guerrieri stanno combattendo per proteggere l'umanità da forze soprannaturali su una delle più incredibili strutture difensive mai costruite: la Grande Muraglia. Nel viaggio, Garin é accompagnato da Pero Tovar (Pedro Pascal), un duro e ironico spagnolo divenuto fratello d'armi di William e da Ballard (Willem Dafoe), un misterioso prigioniero chiuso nella fortezza che progetta la fuga.
VALUTAZIONE FILM.IT
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TITOLO ORIGINALE
The Great Wall
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
103 min.
USCITA CINEMA
23/02/2017
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2016
di Mattia Pasquini
Ormai anche il grande pubblico conosce il nome di Zh?ng Yìmóu, ma Zh?ng Yìmóu - per tutti è 'quello' di Lanterne rosse o Ju Dou, di Hero o La foresta dei pugnali volanti… Inevitabile che il film annunciato come il suo primo in lingua inglese avesse suscitato una curiosità particolare. A partire dalla presenza di un attore mainstream come Matt Damon fino allo sfruttamento di un soggetto tanto iconico - e riconoscibile all'estero (oltre che dallo spazio, bufala conclamata sulla quale il film gioca, per altro rappresentandone una versione fumettistica e fittizia) - come quello della Grande Muraglia che dà il titolo al film: The Great Wall.
Una curiosità che se da un lato sicuramente attrarrà un pubblico generalmente digiuno dell'estetica di questo maestro cinese, dall'altro rischierà di sconcertare i suoi appassionati di vecchia data. Almeno di quelli che potrebbero approcciarsi a questa nuova avventura con eccessiva rigidità e poca voglia di giocare… Il vero segreto di questo 'evento' nella storia cinematografica del filmmaker di Xi'an, infatti, è proprio quello di riuscire a suscitare meraviglia. Di proporre una esperienza diversa, forse meno intensa dal punto di vista artistico, narrativo e contenutistico, ma non per questo meno valida.
Uno spettacolo per gli occhi, un pozzo senza fondo di sorprese e di scenari fantastici (quando non fantasy) nel quale dominano bellezza e cromatismi. Anche se i colori usati - e dominanti - ricordano più i power rangers (anche per le armature), che quel capolavoro che fu Hero. Che sarà bene dimenticare, per non fare confronti, soprattutto nel sentire i discorsi sull'onore o ammirare le evoluzioni dei nostri eroi. Rese spesso fin troppo 'invadenti' da un 3D tanto apprezzabile quanto 'aggressivo' verso lo spettatore.