Silent Hill: Revelation 3D

Silent Hill: Revelation 3D - Locandina

La storia di Heather Mason, un'adolescente che alla vigilia del suo diciottesimo compleanno inizia ad essere tormentata da incubi spaventosi che sono direttamente collegati alla misteriosa scomparsa di suo padre e alla cittadina di Silent Hill.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Silent Hill: Revelations
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Moviemax
DURATA
94 min.
USCITA CINEMA
31/10/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Mettiamo subito le cose in chiaro rompendo la barriera della terza persona: non ho visto il primo Silent Hill. Ne parlano come di uno dei pochi esempi riusciti di film tratto da un videogame. Mi fido. Forse però, nonostante la mia lacuna, ero la persona più adatta per vedere questo film, dato che il pressbook strillava “Comprensibile anche da chi non ha visto il primo”. Che poi è una qualità su cui gli Studios contano un sacco per attirare in sala pubblico nuovo.

Dopo un'ora e quaranta di fughe, inseguimenti in corridoi bui, catene e mostri dal design più bizzarro possibile – tanto esagerato nella ricerca del cool da lasciare infine indifferenti – posso dire che no, il film non è assolutamente comprensibile a chi non ha visto il primo capitolo e a chi non ha per lo meno un'infarinatura del videogioco. Non avendo nemmeno questa, ahimé, ho seguito con fatica quello che si dipanava sullo schermo davanti a me.

Sequel diretto del primo episodio, Silent Hill: Revelation 3D riprende qualche anno dopo la storia di Harry/Christopher (Sean Bean) e di sua figlia Heather/Sharon (Adelaide Clemens). Da tempo i due sono in fuga dalle autorità, ma qualcosa sta attirando Heather a Silent Hill. Quando Christopher viene rapito dalla misteriosa setta che domina la cittadina, Heather corre in suo aiuto insieme a Vincent (Kit Harington de Il trono di spade).

Il problema principale del film è che vuole vincere facile: la premessa è che c'è una città maledetta in cui può succedere qualsiasi cosa, e si possono incontrare tutti i mostri più pazzerelli. Grazie tante, così sono buoni tutti.

Scrive e dirige Michael J. Bassett, autore di Solomon Kane che ha preso le redini della serie dopo Christophe Gans. Era meglio affidare la sceneggiatura a qualcun altro e forse anche la regia, perché i personaggi sono fiacchi e poco interessanti e la messa in scena pare rubata a un video di Marilyn Manson fuori tempo massimo. Dritto nel dimenticatoio.

Di Marco Triolo