Regali da uno sconosciuto - The Gift
Al centro del film la domanda: che cosa accadrebbe se qualcuno a cui in passato si è fatto del male ricomparisse dopo un incontro casuale? Simon (Jason Bateman) e Robyn (Rebecca Hall) sono una giovane coppia di sposi la cui vita procede tranquillamente fino a quando un incontro casuale con un conoscente di Simon getta la loro vita in una spirale di esperienze sconvolgenti. All'inizio Simon non riconosce Gordo (Joel Edgerton) ma, dopo una serie di incontri indesiderati e regali misteriosi dai significati inquietanti, un orribile segreto riemerge dal passato dopo oltre vent'anni. Quando scopre l’inquietante verità su ciò che è accaduto tra Simon e Gordo, Robyn comincia a porsi delle domande: quanto conosciamo realmente le persone più vicine a noi e ci si può davvero lasciare il passato alle spalle?
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Gift
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Koch Media
DURATA
108 min.
USCITA CINEMA
03/03/2016
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2016
di Mattia Pasquini
Come tracciare la linea di demarcazione tra un sincero e maldestro affetto o interesse e una possibile e pericolosa tendenza allo stalking? Più spesso di quanto vorremmo molti di noi si sono trovati a considerare questo tipo di pensieri, con quanto ne consegue, e forse proprio su questo conta il Regali da uno sconosciuto – The Gift scelto dall'attore e sceneggiatore Joel Edgerton (Il grande Gatsby, Zero Dark Thirty, Warrior) per esordire alla regia.
Una escalation di luoghi comuni, ma non intesi come rimedi alle falle di una sceneggiatura, come spesso accade, quanto più strumenti utili a disegnare una situazione banale nella sua normalità, di classismo e razzismi quotidiani. Una piccola grande leva che scardina l'apparente sicurezza della immagine che spesso abbiamo di noi stessi e delle persone a noi care, quelle delle quali fingeremmo fino alla morte di vedere mancanze e malignità.
Salvo vederle sottolineate da terzi o vederne gli effetti dolorosi su vittime pronte a rovesciare la situazione e assumere un ruolo diametralmente opposto. Questo accade nella storia che Edgerton porta sullo schermo con scelte interessanti nel taglio e nel ritmo, alternando scene da thriller soprannaturale o da dramma psicologico dei più classici a una cardinale caratterizzazione dei personaggi. Tra i quali, prevedibilmente e con un certo piacere, vediamo spiccare Jason Bateman insieme allo stesso regista, nei panni dell'inquietante Gordo.
A un tratto ci sentiamo anche noi impotenti, come i due protagonisti, costretti a una espiazione potenzialmente inutile, sicuramente tardiva, in ogni caso impacciata e sconnessa, incoerente nella tentazione di reagire e terrificante nel suo esito finale. "Un gioiello di suspense", come lo ha definito - anche esagerando un po' - Stephen King. Di certo un buon prodotto di genere per appassionati che saprà tenere sul filo anche i più sprovveduti, assicurando divertimento e brividi anche ai più facilmente impressionabili.
Come tracciare la linea di demarcazione tra un sincero e maldestro affetto o interesse e una possibile e pericolosa tendenza allo stalking? Più spesso di quanto vorremmo molti di noi si sono trovati a considerare questo tipo di pensieri, con quanto ne consegue, e forse proprio su questo conta il Regali da uno sconosciuto – The Gift scelto dall'attore e sceneggiatore Joel Edgerton (Il grande Gatsby, Zero Dark Thirty, Warrior) per esordire alla regia.
Una escalation di luoghi comuni, ma non intesi come rimedi alle falle di una sceneggiatura, come spesso accade, quanto più strumenti utili a disegnare una situazione banale nella sua normalità, di classismo e razzismi quotidiani. Una piccola grande leva che scardina l'apparente sicurezza della immagine che spesso abbiamo di noi stessi e delle persone a noi care, quelle delle quali fingeremmo fino alla morte di vedere mancanze e malignità.
Salvo vederle sottolineate da terzi o vederne gli effetti dolorosi su vittime pronte a rovesciare la situazione e assumere un ruolo diametralmente opposto. Questo accade nella storia che Edgerton porta sullo schermo con scelte interessanti nel taglio e nel ritmo, alternando scene da thriller soprannaturale o da dramma psicologico dei più classici a una cardinale caratterizzazione dei personaggi. Tra i quali, prevedibilmente e con un certo piacere, vediamo spiccare Jason Bateman insieme allo stesso regista, nei panni dell'inquietante Gordo.
A un tratto ci sentiamo anche noi impotenti, come i due protagonisti, costretti a una espiazione potenzialmente inutile, sicuramente tardiva, in ogni caso impacciata e sconnessa, incoerente nella tentazione di reagire e terrificante nel suo esito finale. "Un gioiello di suspense", come lo ha definito - anche esagerando un po' - Stephen King. Di certo un buon prodotto di genere per appassionati che saprà tenere sul filo anche i più sprovveduti, assicurando divertimento e brividi anche ai più facilmente impressionabili.