Perdona e dimentica
Il passato infesta il presente e mette a repentaglio il futuro: ci sono fantasmi che si aggirano e incombono, affliggono e confortano. La questione del perdono e dei suoi limiti si fa strada attraverso una serie di storie d'amore, offrendo chiarezza e, forse, alternative alle comodità del dimenticare.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Life During Wartime
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Archibald Enterprise Film
DURATA
96 min.
USCITA CINEMA
16/04/2010
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2010
"Life During Wartime", in concorso al Festival di Venezia, segna il ritorno di un cineasta scomodo quanto intrigante: Todd Solondz. Il film è un seguito e in parte una variazione sul tema dello strepitoso "Happiness", a undici anni di distanza.
Come J. D. Salinger ci ha portato nella vita della famiglia Glass, Todd Solondz ci porta in quella della famiglia Jordan. In "Life During Wartime" ritroviamo infatti le tre sorelle Jordan, Joy, Trish ed Helen, alle prese con le loro esistenze che vanno a rotoli. A causa di mariti pedofili, figli disadattati e ipocrisie della media borghesia americana. Solondz ci tiene subito a precisare: "Non sono un intellettuale, non fatemi domande a tema universale, il mio approccio alle cose è sempre il partire dal punto di vista dei personaggi. Questo film è un proseguimento di "Happiness" ma è anche un parente stretto di "Fuga dalla scuola media", il mio film di esordio".
Così in una Florida solare, pulita, che rimanda a serenità e benessere, dentro le mura di casa si nascondono tragedie immense. Ogni personaggio dice quello che pensa e per lui quella è la verità. Solondz seziona il comportamento umano con il bisturi e quello che ne rimane sono brandelli. La vita in tempi di guerra a cui fa riferimento il titolo è la guerra quotidiana che ogni essere umano deve combattere per riuscire a trovare un posto in questo mondo imprevedibile e precario in cui il passato perseguita il presente e mette a repentaglio il futuro. L'ironia, il sarcasmo regnano sovrani. Si ride molto, ma per non piangere. Accolto da calorosi applausi Todd Solondz ritorna alla Mostra di Venezia da autore quale è sempre stato, un regista che divide ma senz'altro non lascia indifferenti.
Come J. D. Salinger ci ha portato nella vita della famiglia Glass, Todd Solondz ci porta in quella della famiglia Jordan. In "Life During Wartime" ritroviamo infatti le tre sorelle Jordan, Joy, Trish ed Helen, alle prese con le loro esistenze che vanno a rotoli. A causa di mariti pedofili, figli disadattati e ipocrisie della media borghesia americana. Solondz ci tiene subito a precisare: "Non sono un intellettuale, non fatemi domande a tema universale, il mio approccio alle cose è sempre il partire dal punto di vista dei personaggi. Questo film è un proseguimento di "Happiness" ma è anche un parente stretto di "Fuga dalla scuola media", il mio film di esordio".
Così in una Florida solare, pulita, che rimanda a serenità e benessere, dentro le mura di casa si nascondono tragedie immense. Ogni personaggio dice quello che pensa e per lui quella è la verità. Solondz seziona il comportamento umano con il bisturi e quello che ne rimane sono brandelli. La vita in tempi di guerra a cui fa riferimento il titolo è la guerra quotidiana che ogni essere umano deve combattere per riuscire a trovare un posto in questo mondo imprevedibile e precario in cui il passato perseguita il presente e mette a repentaglio il futuro. L'ironia, il sarcasmo regnano sovrani. Si ride molto, ma per non piangere. Accolto da calorosi applausi Todd Solondz ritorna alla Mostra di Venezia da autore quale è sempre stato, un regista che divide ma senz'altro non lascia indifferenti.