

Passion Play

Nate, un trombettista jazz fallito, si rifugia in un circo itinerante, dove conosce la bellissima Lily, la Donna Uccello. Mentre il loro legame diventa più profondo, Lily capisce che forse quest'uomo è la sua ancora di salvezza e l'unico mezzo per sfuggire dalla sua prigionia. Ma l'affarista Happy Shannon spezza questo sogno di felicità, quando mette gli occhi sulla ragazza.

Il cinema ci ha abituati a salvataggi in extremis ed en plain air:
negli ultimi anni, ad esempio abbiamo visto Spider-Man afferrare al
volo Mary Jane, e Batman fare lo stesso con la sua amata Rachel Dawes.
Ma non avete mai visto niente come la scena in cui Megan Fox,
con tanto di ali d'angelo, è pronta a tuffarsi nel vuoto per salvare il
povero Mickey Rourke da morte certa, afferrarlo e continuare a
svolazzare per il deserto del New Mexico. Si tratta di un brivido trash, perché quella singola scena vale la visione di “Passion Play”...
Cosa volevano fare? Cosa diavolo hanno fatto? Domande lecite che uno
spettatore si porrà certamente all'inizio, durante e dopo la visione del
film. Il disappunto aumenta nel vedere il talento di Rourke
sprecato in un'altra performance in cui tenta di suscitare la tenerezza
nello spettatore con quei suoi occhioni spalancati, la sua parlata sussurrata e l'andatura sofferente. Questa volta l'ex “The Wrestler”
interpreta un jazzista nei guai fino al collo dopo essersi portato a
letto la donna sbagliata. In fuga dalla morte e senza più un soldo,
finisce nel bel mezzo di un circo dove incontra la donna alata Megan
Fox, l'angelo di cui si innamora e con cui prova a sognare una nuova
vita. Ma quello è Mickey Rourke, ed è chiaro ormai che la seconda
occasione non gli basta, lui ne ha bisogno di un centinaio prima di
provare a rigar dritto: a quel punto entra in scena il gangster Happy Shannon (lo interpreta Bill Murray, l'unico salvabile del mucchio), deciso a togliere di mezzo il protagonista e tenersi la donna alata. Chiude il cerchio Rhys Ifans, in scena per una novantina di secondi e totalmente sprecato nell'ennesimo ruolo da psicopatico
Tornando alla domanda principale – Cosa diavolo volevano realizzare? –
il film è un pasticcio noir che di tanto in tanto vira nel paranormale
tentando di creare poesia nel decantare i poveracci del Midwest,
puntando perfino sui freaks da circo e affidandosi al rallenti nelle
scene in cui la Fox spiega le ali. Scritto e diretto da Mitch Glazer (al suo esordio dietro la macchina da presa), “Passion Play”
finisce per risultare una commedia demenziale, con picchi trash dovuti
alla recitazione di Megan Fox, alle prese anche con una scena di sesso
alato con Rourke!
Se la speranza è quella che il bravissimo Mickey possa scegliere meglio i
suoi ruoli invece che correre dietro al denaro, la certezza rimane una e
una sola: “Passion Play” merita un posto nella videoteca di casa… proprio accanto a “Battaglia per la Terra”…