Venere in pelliccia

Venere in pelliccia

In un teatro parigino, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l'attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena, Thomas si lamenta al telefono del basso livello delle candidate. Nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista. Mentre sta per uscire appare Vanda, un vero e proprio vortice di energia, sfrenata e sfrontata. Vanda incarna tutto quello che Thomas detesta. E' volgare e stupida e non si fermerÀ davanti a niente pur di ottenere la parte. Praticamente costretto, Thomas decide di lasciarla provare e con stupore vede Vanda trasformarsi. Non solo la donna si procura oggetti di scena e costumi, ma capisce perfettamente il personaggio (che d’altronde ha il suo stesso nome), di cui conosce tutte le battute a memoria. L'audizione si prolunga e diventa piÙ intensa e l'attrazione di Thomas si trasforma in ossessione.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
La VÉnus À la fourrure
GENERE
NAZIONE
Francia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
01 distribuzione
DURATA
96 min.
USCITA CINEMA
14/11/2013
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012
Roman Polanski dipinge la guerra tra i sessi su un campo di battaglia atipico: il teatro. Venere in Pelliccia film in concorso all’ultimo Festival di Cannes, è l’’adattamento in cellulosa dell’omonima pièce di David Ives, nel film co-sceneggiatore insieme a Polanski, grande successo della stagione teatrale Off-Broadway del 2010, e lavoro ispirato a sua volta al romanzo erotico scritto nel 1870 da Leopold von Sacher-Masoch, bibbia fondante della cultura sadomasochista.

Sia lo spettacolo, sia il film, superano la storia di von Sacher-Masoch, in un certo senso ne svelano il significato nascosto, per riflettere sull’esistenza di dinamiche masochiste all’interno della relazione seduttiva e amorosa, e ipotizzando che esse nascondano un crescente maschilismo e un’erronea concezione dell’amore come subordinazione. Tutti enormi fraintendimenti dei quali è responsabile l’uomo contemporaneo e degni di essere puniti dall’incarnazione atavica del sentimento più puro, la dea Venere.

Vanda (Emmanuelle Seigner), l’attrice, e Thomas (Mathieu Amalric), il regista, si ritrovano a teatro durante l’audizione per individuare il cast dell’adattamento del romanzo di von Sacher. Tra una battuta e l’altra e superando la diffidenza iniziale di Thomas nei confronti di Vanda, all’inizio troppo sanguigna per il ruolo dell’algida Wanda von Dunajew, i due attori si troveranno invischiati nel testo fino a confondere realtà e finzione.

?Dopo Carnage, e forse il primo masochista è proprio lui, Polanski sceglie ancora un impianto teatrale, claustrofobico, serrato, per torturare i propri protagonisti fino a mostrarne la natura più intima e repellente. L’amore è potere, sottomissione, sofferenza? Oppure questa concezione, come pronuncia Vanda, appartiene a un altro ambito, il porno, e chi confonde i due aspetti è vittima di un grande equivoco collettivo? Venere in Pelliccia, dà una personale risposta a questo interrogativo attraverso un raffinato lavoro di sceneggiatura, recitazione e coraggio, che mostra un Polanski vitale, purissimo e appassionato.

di Alessia Laudati