La chiave di Sara

La chiave di Sara - Locandina

Parigi ai giorni nostri. Julia Jarmond, una giornalista americana che vive in Francia da vent'anni, indaga sul doloroso episodio del Vél' d'Hiv. Ricostruendo i fatti, Julia incontra Sarah, una donna che aveva 10 anni nel luglio 1942. Per Julia ciò che era soltanto un articolo diventa un fatto personale, che svela un drammatico mistero familiare.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Elle s'appelait Sarah
GENERE
NAZIONE
Francia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Lucky Red
DURATA
111 min.
USCITA CINEMA
13/01/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Quando la macchina da presa si avventura oltre il filo spinato che delinea i campi di concentramento è facile farsi strada verso il cuore degli spettatori, correndo il grande rischio di scuotere il pubblico un po' troppo. Inquadrare al centro dell'obiettivo Kristin Scott Thomas rende questo viaggio nel dolore meno scontato: d'un tratto ci si ritrova pronti ad accettare qualsiasi colpo emotivo e seguire l'attrice e il suo talento fino alle porte dell'inferno. Un posto in cui “La chiave di Sara” ci arriva davvero, spazzando via ogni minima traccia di speranza.

Attraverso una narrazione divisa su due piani temporali, assistiamo all'indagine di una giornalista che vuole far luce sul passato di una famiglia ebraica deportata da Parigi. Una luce che rischierà di oscurare il suo presente. Questa la premessa vincente del dramma tratto dal romanzo di Tatiana De Rosnay (edito da Mondadori), uno dei film francesi di maggior successo dello scorso anno che si muove tra destini incrociati, carico di emozioni. A volte troppo carico (si veda il personaggio interpretato da Aidan Quinn), eppure totalmente sostenuto dalle espressioni della protagonista, una vera regina cinematografica del dolore. Una che quasi mai si lascia andare a urla o lacrime; quello che fa, invece, (e glielo abbiamo visto fare spesso sul grande schermo) è affrontare le sue paure in maniera diretta, nella speranza di trovare una via di uscita dal suo inferno emotivo.

Destinato a un vasto pubblico, “La chiave di Sara” è perfetto per un'audience più giovane. Un film da proiettare nelle scuole per saperne di più sul collaborazionismo francese e sugli eventi dolorosi del Velodromo d'inverno, teatro di tragedia a Parigi: il luogo in cui vennero concentrati migliaia di ebrei prima di essere deportati.

di Pierpaolo Festa