Ex Machina

Ex Machina

Un ragazzo partecipa ad uno strano esperimento nel rifugio di montagna di un brillante informatico miliardario: un test di intelligenza artificiale, ospitata nel corpo di una bellissima ragazza robot. L’esperimento si trasforma in un’oscura battaglia psicologica tra uomo e macchina in cui viene messa a repentaglio la lealtà.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Ex Machina
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
108 min.
USCITA CINEMA
30/07/2015
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2015
di Alessia Laudati

Un thriller dei caratteri, lucido e angosciante coinvolge la riflessione sul ruolo futuro dell’intelligenza artificiale per parlare del sottile confine tra veritÀ e menzogna con appigli ai temi cari alla fantascienza moderna. Prima di arrivare a queste conclusioni, Ex Machina, pellicola diretta da Alex Garland, sceneggiatore di The Beach e qui al battesimo da regista, si inoltra nella descrizione di un sottile triangolo di relazione tra esseri umani e robot.
 
Ma non siamo di fronte a un lavoro che regala un punto di vista differente dal lato dei contenuti e della riflessione filosofica sull’interazione tra umanitÀ e tecnologia. Piuttosto ci troviamo davanti a un film che sfrutta i temi cari al genere per parlare essenzialmente di violenza personale. Infatti la storia di Caleb (Domhnall Gleeson), un programmatore scelto per trascorrere una settimana a casa di Nathan (Oscar Isaac) giovane e brillante fondatore dell’azienda informatica dove lavora, si trasformerÀ presto in una lotta sottile fra tre personaggi in cerca di manipolazione.
 
In mezzo ai due uomini, e in questo senso È originale lo scontro tra il carattere e la fisicitÀ da maschio alfa di Nathan, e quella di Caleb, piÙ efebica e precaria, c'È una donna, anzi no, un’intelligenza artificiale di nome Ava con il volto etereo dell’attrice Alicia Vikander. Malgrado la premessa filosofica, che include per esempio l’immaginazione del robot, il contesto tecnologico della casa di Nathan e l’elaborazione di alcune riflessioni sull’interazione possibile tra uomo e macchina, il film non aggiunge nulla a quanto giÀ detto in abbondanza sul tema.
 
Ovvero che lo scontro tra uomo e macchina potrebbe decisamente pendere a favore della seconda e che in generale gli esseri umani, nonostante il timore reverenziale provato nei confronti della macchina, finiscono per subire la fascinazione di un calcolo meccanico capace di andare piÙ veloce della mente di un comune mortale. Sono argomenti da sempre affascinanti per lo spettatore, che in Ex Machina ritornano con ritmo e approfondimento e qualche stupore dell’iride, ma che, tranne per la riuscita incarnazione visiva del personaggio di Ava, non valicano il confine dell’ovvietÀ.
 
Invece sul lato dell’azione e della conflittualitÀ psicologica, il film consegna al pubblico un riuscito thriller di relazioni umane, con qualche sopresa anche per i piÙ appassionati del genere fantascientifico, che dimostra ancora una volta come lo sceneggiatore di 28 giorni dopo sia molto capace di cogliere la violenza estrema e le molteplici sfumature che caratterizzano le relazioni umane contemporanee.