Criminal
I ricordi e le abilità di un agente della CIA deceduto vengono inseriti nel cervello di un pericolosissimo criminale che sta scontando la sua pena nel braccio della morte. E' lui l'ultima speranza per sventare un attacco terroristico.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Criminal
GENERE
NAZIONE
United Kingdom
REGIA
CAST
Kevin Costner, Ryan Reynolds, Gary Oldman, Gal Gadot, Tommy Lee Jones, Alice Eve, Michael Pitt, Antje Traue, Scott Adkins, Jordi Mollà, Robert Davi,
DISTRIBUZIONE
Notorious Pictures
DURATA
113 min.
USCITA CINEMA
14/04/2016
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2016
di Alessia Laudati
L’ultimo film diretto da Ariel Vromen ha qualcosa in comune con il recente action thriller The Gunman (quello con lo Sean Penn in versione sparatutto). Le due pellicole sono state innanzitutto presentate nello stessa cornice del Bif&st a Bari, e sono entrambe tentativi di riportare al cinema due star ‘mature’ in ruoli allo stesso tempo molto fisici, tipici del filone dell’action-movie.
In questo Criminal poi, alla struttura del film d’azione viene sovrapposta una sottotrama fantascientifica che immagina come i ricordi di un defunto agente della CIA Bill Pope (Ryan Reynolds) vengano impiantati per questioni di sicurezza nazionale nella mente di un balordo criminale come Jericho Stewart (Kevin Costner) con il tentativo di recuperare le preziose informazioni che l’agente custodiva in vita.
La premessa è interessante ma poi il film si perde in soluzioni piuttosto banali, la sovrapposizione tra ricordi reali e impiantati restituita come una sorta di flashback distorto è per esempio un espediente già visto nel recente Self/less e non certo originale per resa visiva.
Continuando, dagli interrogativi più fantascientifici – cosa succederà quando e se potremmo davvero impiantare le memorie dei defunti su soggetti vivi e vegeti – a una storia d’amore improbabile, ai tanti richiami con l’attualità e il caso Snowden, questo ritmo volutamente ricco ed esagerato a volte rende poco probabile lo scorrere naturale del film.
Però per tornare al tema delle star di Hollywood più grandi che provano a fare l’action, mentre Sean Penn nel ruolo di un moderno Rambo era la caricatura di se stesso in The Gunman, qui il personaggio di Kevin Costner fa del tono esagerato del film un punto di vera forza per il proprio ruolo. Il suo balordo, rozzo, istintuale e ingovernabile, al quale non viene offerto nessun appiglio morale per giustificare la propria negatività, ha all’inizio della storia, molta credibilità.
Peccato che poi lo si faccia virare verso un personaggio di eroe romantico e pronto ad accogliere l’epilogo positivo del film, facendo di Criminal un tentativo non troppo riuscito di mettere insieme troppi elementi ‘diversi’ in una pellicola di puro spionaggio. Bravi come sempre gli attori Tommy Lee Jones e Gary Oldman; spalle ideali anche quando si affiancano alla star Costner.
L’ultimo film diretto da Ariel Vromen ha qualcosa in comune con il recente action thriller The Gunman (quello con lo Sean Penn in versione sparatutto). Le due pellicole sono state innanzitutto presentate nello stessa cornice del Bif&st a Bari, e sono entrambe tentativi di riportare al cinema due star ‘mature’ in ruoli allo stesso tempo molto fisici, tipici del filone dell’action-movie.
In questo Criminal poi, alla struttura del film d’azione viene sovrapposta una sottotrama fantascientifica che immagina come i ricordi di un defunto agente della CIA Bill Pope (Ryan Reynolds) vengano impiantati per questioni di sicurezza nazionale nella mente di un balordo criminale come Jericho Stewart (Kevin Costner) con il tentativo di recuperare le preziose informazioni che l’agente custodiva in vita.
La premessa è interessante ma poi il film si perde in soluzioni piuttosto banali, la sovrapposizione tra ricordi reali e impiantati restituita come una sorta di flashback distorto è per esempio un espediente già visto nel recente Self/less e non certo originale per resa visiva.
Continuando, dagli interrogativi più fantascientifici – cosa succederà quando e se potremmo davvero impiantare le memorie dei defunti su soggetti vivi e vegeti – a una storia d’amore improbabile, ai tanti richiami con l’attualità e il caso Snowden, questo ritmo volutamente ricco ed esagerato a volte rende poco probabile lo scorrere naturale del film.
Però per tornare al tema delle star di Hollywood più grandi che provano a fare l’action, mentre Sean Penn nel ruolo di un moderno Rambo era la caricatura di se stesso in The Gunman, qui il personaggio di Kevin Costner fa del tono esagerato del film un punto di vera forza per il proprio ruolo. Il suo balordo, rozzo, istintuale e ingovernabile, al quale non viene offerto nessun appiglio morale per giustificare la propria negatività, ha all’inizio della storia, molta credibilità.
Peccato che poi lo si faccia virare verso un personaggio di eroe romantico e pronto ad accogliere l’epilogo positivo del film, facendo di Criminal un tentativo non troppo riuscito di mettere insieme troppi elementi ‘diversi’ in una pellicola di puro spionaggio. Bravi come sempre gli attori Tommy Lee Jones e Gary Oldman; spalle ideali anche quando si affiancano alla star Costner.