Bianco e nero

Bianco e nero - Locandina

Carlo ed Elisa vivono a Roma, formano una splendida coppia, hanno una bambina che adorano e con gli anni si sono costruiti un equilibrio invidiabile. Un giorno, però, quando Carlo conosce Nadine, una donna di colore bella ed elegante sposata con Bertrand, un collega di Elena, la loro vita di coppia subisce un cambiamento che non li farà più tornare indietro...

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Bianco e nero
GENERE
NAZIONE
Italia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
01 distribuzione
DURATA
100 min.
USCITA CINEMA
11/01/2008
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2007
'Perché non abbiamo nessun amico nero?' chiese Carlo a sua moglie Elena…

A tre anni di distanza da “La bestia nel cuore”, Cristina Comencini sceglie la commedia contemporanea per raccontare una storia sui piccoli razzismi di tutti i giorni. Il titolo non lascia spazio ad equivoci: Bianco e nero ovvero la cronaca clandestina di un amore a pelle 'mista'.

L'idea originaria del film è legata al recente documentario da lei stessa diretto intitolato “Il nostro Rwanda”. Durante la lavorazione, la Comencini racconta di aver incontrato lo storico e giornalista Jean Leonard Touadi, sposato con una donna italiana e padre di tre bambini. 'Mentre l'intervistavo sul Rwanda, vedevo i bambini e la moglie passare nel corridoio, su un comò c'era la fotografia del loro matrimonio, la casa non aveva niente di etnico o del nostro modo di intenderlo. Ridendo, mi hanno raccontato i luoghi comuni che gli italiani dicono sulle coppie miste'.

Ecco allora la storia di Elena e Carlo, una coppia romana di apparente matrice intellettuale e progressista. Lei (Ambra Angiolini) è una mediatrice culturale Amref che fa dell'integrazione razziale non solo un lavoro ma anche una ragione di vita. Una professione che non si esaurisce con l'orario d'ufficio ma che s'insinua forte fin dentro le mura domestiche. Ne sanno qualcosa la figlia Giovanna e il marito Carlo (Fabio Volo), un tecnico informatico, costretto a partecipare a serate di beneficenza in cui si sente perennemente fuori posto. Durante una di queste iniziative, Carlo incontra Nadine (Aïssa Maïga), una bellissima donna nera con cui si sente complice fin dal primo sguardo. Nadine è sposata con Bertrand (Eriq Ebouaney), raffinato intellettuale nero che infiamma gli animi grazie alla sua dialettica appassionata. Pur di incontrare Nadine, Carlo convince Elena ad invitare Nadine e i figli alla festa di compleanno della piccola Giovanna. D'altronde – afferma lui stesso – 'è solo una festa per bambini, che vuoi che succeda?'

Gli incontri clandestini, con le reazioni stupite di una società perbenista e morbosa, renderanno impossibile a Carlo e Nadine vivere liberamente la loro relazione. In tema di richiami cinematografici, una delle suggestioni più evidenti è certamente “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer, piccolo capolavoro d'arditezza e cult del cinema democratico antirazzista degli anni Sessanta. Ma il confronto non regge e quel che un tempo appariva come giustamente moderno e 'coraggioso' oggi sembrerebbe un esperimento irrimediabilmente debole.

Nonostante il merito di aver portato sul grande schermo un tema attuale come quello del razzismo, Bianco e neroè un film che si accontenta della superficie. Infiorettata di cliché e luoghi comuni, la sceneggiatura non riesce a portare fino in fondo un discorso delicato come la convivenza fra persone di pelle e cultura diverse. Niente da rilevare per quel che riguarda gli interpreti. Buono il lavoro dell'attore 'per caso' Fabio Volo ma altalenante la performance della sua partner Ambra Angiolini che mantiene la stessa espressione più o meno per tutta la durata del film. Prodotto da Rai Cinema e Cattleya, la nuova pellicola di Cristina Comencini, uscirà da venerdì sul grande schermo in 250 copie distribuite da 01 Distribution.