Bella Addormentata

Bella Addormentata  - Locandina

Roberto, con il fratello, ? schierato nell?opposto fronte laico. Un ?nemico? di cui Maria si innamora. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Bella Addormentata
GENERE
NAZIONE
Italia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
01 distribuzione
DURATA
110 min.
USCITA CINEMA
06/09/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Bellocchio ci porta in trincea all'inizio del 2009, immortalando un paese senza identità. La terra in cui chi sta al governo tende a schivare ogni forma di dialogo con il popolo che serve, rintanandosi al sicuro nei luoghi del potere. Quei giorni di febbraio che sono una pagina di storia italiana: una pagina importante secondo molti, una pagina vergognosa secondo altri, o forse una doppia identità che può estendersi in entrambe le direzioni. Il caso di Eluana Englaro rimane sullo sfondo, così come i commenti senza pudore dei politici e dell'allora leader del governo e le proteste di coloro che si opposero all'eutanasia.

La macchina da presa vola oltre la dimensione televisiva e mediatica che ci ha bombardato di news, quel che fa invece è amplificare la conoscenza di quei giorni affondando sugli spaccati di protagonisti davanti a un bivio. Personaggi che hanno avuto la loro dose di dolore nella vita e che si interrogano su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Gli occhi di Toni Servillo, spenti dal dolore per gran parte del film, ritrovano la luce nel bellissimo momento del suo monologo. Se l'attore supera se stesso ancora una volta – senza mai strafare - gli altri membri del cast provano a tenergli testa affrontando la “recitazione alla Bellocchio” – fatta di silenzi, sussurri e improvvise accelerazioni di intensità che includono a volte anche la disperazione. Isabelle Huppert cerca di dominare la scena, ma questa volta la corona le viene soffiata dalle ottime prove di Maya Sansa e Alba Rohrwacher.

Eutanasia sì o no? Una domanda riduttiva secondo il maestro Bellocchio, a cui non interessa dare una risposta secca sull'argomento. Quel che invece fa è espandere la logica, ribaltandola più volte seguendo i vari punti di vista di questo dramma corale che cattura il crepuscolo del nostro Paese. La nota di speranza con cui Bellocchio si congeda rende Bella addormentata uno dei suoi film più accessibili.

di Pierpaolo Festa