Beginners
Un giovane uomo viene sconvolto dai due annunci del padre che lo informa di avere un cancro in stadio terminale e di avere deciso di uscire dall'isolamento in cui si era rintanato.
Il momento che sta vivendo Oliver (Ewan McGregor) non è certo dei migliori. Ha appena perso suo padre Hal (Christopher Plummer), uomo che negli ultimi suoi quattro anni di vita gli ha riservato una grossa sorpresa: appena morta sua moglie Georgia (Mary Page Keller)
gli ha confessato di essere gay e ha iniziato a vivere la sua
omosessualità con disinvoltura e felicità. E adesso il genitore non c'è
più, il taciturno Oliver è rimasto solo, a tenergli compagnia unicamente
il cagnolino appartenuto ad Hal. Questo almeno finché, ad una festa,
nella sua vita non entra Anna (Mélanie Laurent),
attrice girovaga con cui inizia una bella storia d'amore. Ma per
portare avanti il rapporto con serenità Oliver dovrà fare i conti con il
suo dolore personale.
Trovarsi in una situazione di crisi esistenziale, in uno stato di
silenziosa disperazione, è un qualcosa che molte persone accettano come
un dato di fatto. Anzi, capita addirittura che si sentano confortate,
coccolate dal quel sottile e costante dolore che questo provoca. Perché
tentare di essere felici, addirittura riuscirci, è una questione che
implica responsabilità vere, che mette paura. Questo ci racconta con
semplicità e con dolente introspezione intimista il personaggio di
Oliver, interpretato da un Ewan McGregor senza mezzi termini alla prova più convincente della sua prestigiosa carriera. A costruirgli addosso questa figura malinconica e umanissima il regista e sceneggiatore Mike Mills, che dopo il sopravvalutato “Thumbsucker – Il succhiapollice”
dimostra con questo film una sensibilità di fattura ammirevole:
alternando piani temporali, atmosfere, volti espressivi e musica
raffinata, il regista costruisce un puzzle più emozionale che
narrativo, che spiega la vita interiore dei personaggi molto meglio di
un meccanismo narrativo lineare. “Beginners” diventa
in questo modo un gioco di rimandi poetici, di sensazioni soffuse che
non può non emozionare lo spettatore. Anche perché Mills riesce nel
piccolo miracolo di rendere il tutto toccante ma non ostentatamente
drammatico.
Ma la forza di questo film non risiede soltanto nella regia o
nell'interpretazione del suo protagonista, affiancato da un cast di
attori in stato di grazia. Come non ammirare il carisma e l'ironia di
una leggenda come Christopher Plummer, la dolcezza poetica di Mélanie
Laurent, il sarcasmo compassato della meno conosciuta Mary Page keller?
Tutti partecipano con la maggiore espressione delle loro qualità
attoriali a rendere “Beginners” un'opera di sentimenti sussurrati ma veri, e quindi potentissimi.
Ci troviamo davvero di fronte a uno dei lungometraggi più sensibili da mesi a questa parte,
il cui intimismo non viene percepito per un solo istante come
artificiosamente autoriale o meccanicamente costruito. Il mosaico
dell'animo umano di Mills è invece elegante, avvolgente, molto doloroso
nel suo tono pacato. Un film emozionante.