Attacco al potere 3 - Angel Has Fallen

Attacco al potere 3

Dopo una vorticosa fuga, Mike Banning è ricercato dalla sua stessa agenzia e dall'FBI, mentre cerca di trovare i responsabili che minacciano la vita del Presidente. Nel disperato tentativo di scoprire la verità, Banning si rivolgerà a improbabili alleati per dimostrare la propria innocenza e per tenere la sua famiglia e l’intero Paese e fuori pericolo.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Angel Has Fallen
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
114 min.
USCITA CINEMA
28/08/2019
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2019
di Gian Luca Pisacane
 
Leoni sotto attacco. L’America esorcizza la paura, crea nuove minacce, dà vita ad avversari sempre più tecnologici. E mette sotto scacco i suoi beniamini. Da predatori, gli eroi tutto muscoli si scoprono vittime, e devono difendere i propri cari (oltre alla nazione) mentre l'età avanza. Non è un caso che la resa dei conti di Fast & Furious – Hobbs & Shaw sia in Samoa, a casa di The Rock. In Rambo – Last Blood, il reduce più famoso di sempre dovrà abbandonare il suo ranch in Arizona per salvare una "sorella" acquisita. In questo terzo capitolo di Attacco al potere, ormai anche Gerard Butler pensa a mettere i piedi sotto alla scrivania. Ma questa volta è lui il bersaglio (senza dimenticare il presidente, s’intende).
 
Il cinema d’oltreoceano non vuole abbandonare i volti di chi protegge il pianeta dal finimondo, così li sostiene, li fa tornare alle origini, li rende più forti di un tempo perché non debbano passare il testimone. Sui loro corpi cuce i timori di un Paese, esalta il superomismo nonostante qualche acciacco.
 
L’agente speciale Banning sta seguendo un percorso simile a quello di Jack Ryan, ideato da Tom Clancy. Ryan nel romanzo Executive Orders arrivava addirittura a essere il numero uno della Casa Bianca. Banning è in prima linea da quando i nordcoreani avevano assaltato lo Studio Ovale in Attacco al potere – Olympus Has Fallen (curioso omologo di Sotto assedio – White House Down), e si è anche concesso una gita al vertice della tensione a Londra in Attacco al potere 2 – London Has Fallen.
 
Il terrore è sempre quello di trovarsi senza una guida, allo sbando, vivendo un nuovo omicidio Kennedy. In Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen il cattivone impazzito sembra essere addirittura Banning stesso, costretto a improvvisarsi fuggitivo e con i russi pronti a rovesciare Washington. E a un certo punto si ammicca anche alle elezioni truccate da parte di Mosca (il Russiagate dell’epoca Trump), a un esercito composto per la maggior parte da mercenari. Fantapolitica? Neanche troppo.
 
Per il resto la formula è sempre la stessa: momenti da pubblicità (la tranquilla famiglia felice seduta a tavola), esplosioni a non finire, edifici che crollano, inseguimenti, botte da orbi… Con Gerard Butler che fa il verso anche ad alcuni suoi successi passati, come Giustizia privata. L’unico brivido è un Nick Nolte che sembra uscito da Il cacciatore. È un veterano del Vietnam molto organizzato, che vive isolato in mezzo al bosco. Pieno di rimorsi, vorrebbe fare la cosa giusta, ma l’animo selvaggio lo spinge a isolarsi e a sospettare di ogni istituzione.
 
Barba bianca sempre più lunga, cappello in testa, per un attimo nei suoi occhi si rivede lo spirito del padre di Warrior. Ma quella è un’altra storia. Qui Nolte e Butler formano una strana coppia che a tratti può anche funzionare. E insieme i due danno vita a siparietti ai limiti dell’incredibile. Poco prima dei titoli di coda, ne vedrete delle belle. Ma il vero Attacco al potere, per chi scrive, resta quello del 1998 di Edward Zwick.