Annabelle

Annabelle

Prequel di L'evocazione - The Conjuring. John Form ha trovato il regalo perfetto per sua moglie che È incinta, Mia, una bellissima e rara bambola vintage che indossa un abito da sposa bianco candido. Ma la felicitÀ di Mia per il dono della bambola durerÀ molto poco. Durante una notte terrificante, la loro abitazione viene invasa da una setta satanica che attacca violentemente la coppia, lasciandosi dietro terrore e sangue e molto altro ancora... I membri della setta hanno creato un'entitÀ talmente malvagia che nessuna delle atrocitÀ commesse quella sera potranno eguagliare la crudeltÀ di cui È capace la dannata... Annabelle.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Annabelle
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Warner Bros
DURATA
98 min.
USCITA CINEMA
02/10/2014
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2014
L'assenza di James Wan dietro la macchina da presa si sente eccome. Non basta indugiare sull'espressione disturbante della bambola Annabelle - un finto sorriso dietro al quale si nasconde un'espressione malefica - quando lo si fa, serve anche una sceneggiatura solida e inquietante. Che non c'È. Stavolta manca tutto quello che era presente nel precedente L'evocazione - The Conjuring (quello sÌ che era diretto da Wan) di cui questo film È uno spinoff.
 
Al centro dello schermo personaggi in carne e ossa poco interessanti e nemmeno tanto sopportabili, considerata una certa ingenuitÀ innata e scarsa intelligenza davanti a situazioni critiche. Ciononostante nel vederli soffrire si prova un certo fastidio, dovuto a un paio di colpi bassi messi in scena dal regista: facciamo riferimento a tutti i soprusi ai danni della protagonista incinta. Tutti visibili in campo. Tutti al limite del gratuito.  
 
In quanto al personaggio che dÀ il titolo al film, nel genere delle bambole possedute si È visto di meglio. Annabelle È un horror cosÌ vecchiotto che È inevitabile non riportare la mente alle parodie in stile Scary Movie. Si apprezza la voglia di evitare lo stile visivo da videoclip e il tentativo di lasciare respirare i personaggi. Tutto perÒ rimane monodimensionale. Senza nemmeno un'idea di creativitÀ. NÉ di freschezza. Un loop statico puntuale come un orologio svizzero: piÙ volte infatti i protagonisti si ritrovano ad affrontare gli stessi spaventi in sequenza.

La domanda successiva È: mette paura Annabelle? Un'unica sequenza ben assestata c'È - quella della protagonista che cerca di fuggire in ascensore - eppure rimane l'amaro in bocca per l'assenza di pathos della bambola protagonista, che si limita a presenziare come "soprammobile del malaugurio".

di Pierpaolo Festa