Alaska
Questa è la storia di due persone che non possiedono nulla se non loro stessi. Non hanno radici, non hanno neanche un posto dove sentirsi a casa. Si conoscono per caso, sul tetto di un albergo a Parigi, e già a partire da questo primo incontro si riconoscono: fragili, soli e ossessionati da un’idea di felicità che sembra irraggiungibile. Fausto è italiano ma vive a Parigi, lavorando come cameriere in un grande albergo. Nadine invece è una giovane francese, e possiede la bellezza commovente dei suoi 20 anni. È fragile e allo stesso tempo determinata, viva e pulsante come solo a quell’età si può essere. Il destino avrà in serbo non pochi ostacoli e sorprese per questo amore. Fausto e Nadine continueranno a incontrarsi, a perdersi, a soffrire ed amarsi per scoprire, alla fine, che tutte queste avventure erano solo una parte del loro grande amore.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Alaska
GENERE
NAZIONE
Italia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
01 distribuzione
DURATA
125 min.
USCITA CINEMA
05/11/2015
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2015
di Alessia Laudati
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore e perché nella vita accade che esso venga spesso confuso con altro, ritardandone così la sua piena realizzazione? Di questo e molto altro parla il nuovo film di Claudio Cupellini, Alaska, che in uno stile piuttosto ruvido e una struttura circolare, racconta quella che è essenzialmente una storia d’amore dinamica e particolarmente originale. Così, in più di due ore di film, i due personaggi principali, Fausto (Elio Germano) e Nadine (Astrid Berges Frisbey), dovranno passare per tutta una serie di ostacoli e illusioni, che proietteranno sulla propria ricerca della felicità, un’ombra falsa e ingannevole, per poi, forse, trovare il proprio lieto fine.
Tutto questo accade in una cornice di dinamismo e credibilità, anche a livello di azione interna al film, mentre davanti agli occhi prende vita una storia classica di archetipi, vincite e conquiste.
Tutto calato in un ambiente molto reale tra Italia e Francia, dove il racconto tocca con realismo e con romanticismo mai troppo esasperato, molti aspetti sociali e personali dall'ampio raggio esistenziale. Soprattutto, il racconto fa di Elio Germano un bell’eroe moderno, imperfetto e fragile, al quale affiancare un personaggio femminile ugualmente al passo con i tempi per livello di approfondimento delle diverse sfumature piscologiche che compongono il carattere di Nadine.
Per ritornare invece agli interrogativi: amore è felicità, significano forse sicurezza economica, ambizione sociale o posizione di forza rispetto all’altro elemento della coppia? Le domande sono molte e le risposte, dopo questo continuo rocambolare dei protagonisti per sentieri che assolutamento non conoscono, si chiude con un bel finale degno di questo affresco viscerale e compiuto sulle molte sfumature del sentire contemporaneo.