30 Minutes or Less
Un insegnante di liceo e un ragazzo che consegna pizze a domicilio vengono costretti da una banda di criminali a indossare una cintura esplosiva e spinti a rapinare una banca...
Nick (Jesse Eisenberg)
è il classico ragazzo che sta sprecando il suo tempo senza trovare una
vera e propria direzione alla vita. Lavora come fattorino per una
pizzeria, e passa il resto delle sue giornate a guardare film d'azione
con il suo migliore amico Chet (Aziz Ansari).
Una radicale iniezione di adrenalina gli arriva suo malgrado quando due
squinternati criminali gli piazzano addosso un giubbotto con una bomba a
orologeria, e lo costringono a rapinare una banca per loro conto. In
corsa contro il tempo, aiutato soltanto da Chet e dalla sua fortuna,
Nick deve tentare di portare a termine il colpo e consegnare il bottino
in tempo. Ma, naturalmente, nulla andrà come previsto…
Dopo aver centrato l'obiettivo di realizzare cuna commedia sfruttando le coordinate dell'horror con “Benvenuti a Zombieland”, il regista Ruben Fleischer questa volta tenta di lavorare sull'action-movie. “30 Minutes or Less” si pone infatti come una versione fresca ed eterea dei classici con Bruce Willis e Mel Gibson degli anni '80,
esplicitamente citati nel film. Come per il precedente, protagonista di
questo nuovo lungometraggio è un Jesse Eisenberg naturalmente
simpatico, che si cala con la solita leggerezza in un ruolo perfetto per
lui. Più che la sua performance però a spiccare è la comicità frizzante
di Aziz Ansari, a cui è appunto dedicata la parte non facile di
“spalla” che deve alleggerire il tono e far ridere il pubblico. Il
compito riesce senza però ottenere risultati memorabili. Fleischer conferma l'idea che aveva già dato “Benvenuti a Zombieland”, e cioè di essere capace a gestire i toni comici ma di non riuscire a proporre un film veramente scatenato e irriverente. Soprattutto all'inizio, “30 Minutes or Less” evidenzia alcuni problemi di ritmo: il setting dei personaggi è eccessivamente prolungato in alcune scene di dialogo
che si fanno ben presto verbose. Pian piano però l'azione prende il
sopravvento sulla caratterizzazione, e allora il film parte in un
crescendo abbastanza efficace, fino ad arrivare al pirotecnico finale
che lo riscatta in peno dalla partenza in slow-motion.
Come film di intrattenimento, variazione giocosa sul “machismo” più propriamente appartenente a un genere come l'action, “30 Minutes or Less” centra il suo obiettivo senza strafare. Si tratta di cinema architettato con professionalità e un certo gusto
per il divertimento scanzonato, ma non certo dell'opera di un talento
comico capace di elevarsi al di sopra degli altri. Insomma, un film da
vedere per trascorrere 80 minuti in relax e spensieratezza, e poi
passare avanti. La forza realmente propositiva e corroborante del cinema
comico americano risiede in altre opere.