Videointervista al regista di Coco: la Pixar ci fa ridere e piangere con un viaggio nello spirito del Messico

Ancora una volta la Pixar ci fa ridere e piangere. Succede in Coco, nuovo lavoro della scuderia che ci ha regalato Toy Story, Gli Incredibili e Inside Out. Un film che si avventura nel paranormale, nel mondo dei morti. Lo fa raggiungendo sempre la poesia e la possibilità di incantare grandi e piccoli.

Film.it ne parla con il regista Lee Unkrich e la produttrice Darla K. Anderson. "Sapevamo sin dall'inizio che non avremmo realizzato un film spaventoso. Coco è un film sulla famiglia. Una storia divertente. Anche se abbiamo portato in scena gli scheletri, li abbiamo disegnati in maniera piacevole e buffa - afferma Unkrich - Per ogni decisione presa, tenevamo a mente che i bambini sarebbero stati parte del nostro pubblico. E che stavamo facendo un film per tutti. Ma a parte il bisogno di riconoscere 'la morte' tra i nostri temi, Coco non è un film sulla morte... parla della vita, della famiglia. Dell'eredità. Della musica. Di tante altre cose".

Guarda la videointervista al regista e alla produttrice:

 

Non è la prima volta che la Pixar viaggia al di là dei confini statunitensi per esplorare altre culture. E' successo in Ratatouille e con Ribelle - The Brave. Coco però ha rapprestato la sfida più grande: "Tutta questa storia era radicata nella tradizione e nella cultura messicana. E nella loro festa del giorno dei morti. 

Avevamo l'obbligo di raccontarla con rispetto e autenticità - afferma il regista -  Ecco perché abbiamo fatto tantissime ricerche, più di quelle che di solito facciamo per un film. Ci siamo circondati di alcuni consulenti culturali messicani e latino-americani. Per farci aiutare a raccontare una storia autentica e piena di rispetto".

Coco è attualmente nei cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia.