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Susan Sarandon: “È piu divertente interpretare i cattivi!”

L'attrice, ospite a Taormina, parla di politica e carriera: “L'America ha un grosso problema con razzismo e controllo delle armi”

Susan Sarandon

19.06.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta), da Taormina
La clip in cui Frank N. Furter (Tim Curry) esegue “Sweet Transvestite” all'inizio di The Rocky Horror Picture Show è la più vista su YouTube tra quelle in cui appare Susan Sarandon. Lo scopriamo all'incontro con l'attrice al Taormina Film Festival, quando proprio quella scena la introduce al pubblico. “Ne è passata di acqua sotto ai ponti – interviene la star – Oggi non si dice più 'travestiti' ma 'transgender'. Penso che il segreto del successo di questo film sia che dice di non sognare, ma essere quello che sogni”.

A quasi settant'anni e con una carriera di quarantacinque alle spalle, Susan Sarandon è ancora una donna di grande fascino e soprattutto che non si nasconde dalle dichiarazioni più controverse: “Questo papa mi piace molto, è una persona umile. Ma ribadisco quello che ho detto del precedente: è un nazista, non me lo sono inventata. Ha protetto gente che ha fatto cose orribili e quindi il suo non è stato solo un errore di gioventù”. L'attrice si pronuncia anche sulla recente tragedia di Charleston, in cui un ragazzo bianco ha fatto fuoco durante una funzione uccidendo svariate persone di colore. “Nel nostro paese abbiamo un enorme problema con il razzismo e le armi, e quando metti insieme i due succedono cose come questa. Il fatto che dopo le ultime stragi nelle scuole sia stato fatto ben poco per limitare la circolazione delle armi ci dice quanto i nostri politici abbiano le mani legate rispetto alla lobby delle armi. Sono stati fatti passi avanti sui diritti degli omosessuali e contro il razzismo, ma questo spaventa chi è razzista e omofobo e scatena reazioni estreme”. E sulla possibilità di avere un presidente donna: “Per presidente vorrei una persona slegata dalle lobby, che appoggi la classe media e condivida il mio sistema di valori. Credo sarebbe un insulto dire alle donne di votare un presidente solo perché è donna, dovrebbero votare chi fa i loro interessi”.

La Sarandon riflette anche sulla sua carriera: “Non ho mai pensato a me stessa come a un modello da seguire, ma sono molto attenta nella scelta dei ruoli, perché vogliono dire tanto per tanta gente e bisogna essere sempre autentici”. È più facile dire sì o no a un ruolo? “Quando dici no poi magari te ne penti, ma è pericoloso dire sempre sì. A volte impari più facendo un film brutto che uno bello, quindi non rimpiango nessuna scelta. Certo, ci sono film a cui sono stata costretta a rinunciare per motivi famigliari che mi sarebbe piaciuto fare, e anche ruoli che non mi hanno offerto e avrei voluto”. Comunque sul tipo di ruolo non ha dubbi: “È sempre molto piu divertente fare i cattivi!”.