Sgrana gli occhi quando definiscono il suo bellissimo piano sequenza di apertura di Spectre come un “falso piano sequenza”, poi però recupera l’aplomb e risponde con cordialità alle domande dei giornalisti riuniti per la presentazione del film. Sam Mendes, regista inglese che ha diretto per la seconda volta l’attore Daniel Craig in un episodio della saga bondiana, sa che nel confrontarsi con Spectre deve necessariamente tenere conto del successo del precedente Skyfall, in termini di stazza e dei risultati ottenuti al box office.
Tutto parte quindi dalla descrizione di una mastodontica scena iniziale: “Girare a Città del Messico è stata la cosa più soddisfacente in assoluto. In quella scena avevamo: azione per strada, l’atmosfera e l’energia, l’architettura che si vive in quella piazza. É qualcosa che ci ha caricato. Invece dal punto di vista tecnico è stata una cosa enorme. Avevamo circa 300 addetti tecnici e poi c’è l’inseguimento a piedi, la battaglia elicottero, la musica dal vivo, tutto difficilissimo. Tutte quelle persone in strada. É la cosa della quale sono più fiero. Non solo dal punto di vista produttivo ma proprio di ritmo. Abbiamo creato un vero e proprio microcosmo del film. Tutto quello che ho imparato con Skyfall l’ho messo in questa scena. Ed è un posto dove inspiri ed espiri”.
Da Città del Messico l’azione si sposta poi a Roma. “Il miglior souvenir di Roma è Monica Bellucci: un vero e proprio gioiello nazionale. Volendo invece essere seri, la città ci ha dato l’opportunità di girare una scena d’azione meravigliosa. Bond non era mai stato a Roma e quindi abbiamo vissuto il vero calore della città. Siamo stati accolti molto bene. Questa città doveva avere romanticismo e azione evitando i cliché. E Roma di notte ha qualcosa davvero di fantastico”.
007 Spectre è distribuito in Italia da Warner Bros. Per saperne di più:
Il nostro speciale su Spectre
La recensione del film
La carta d'identità di tutti gli 007
Da Città del Messico l’azione si sposta poi a Roma. “Il miglior souvenir di Roma è Monica Bellucci: un vero e proprio gioiello nazionale. Volendo invece essere seri, la città ci ha dato l’opportunità di girare una scena d’azione meravigliosa. Bond non era mai stato a Roma e quindi abbiamo vissuto il vero calore della città. Siamo stati accolti molto bene. Questa città doveva avere romanticismo e azione evitando i cliché. E Roma di notte ha qualcosa davvero di fantastico”.
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