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Daniel Craig: “Che paura essere Bond”

Il "grazie" rivolto a Roma, il legame con l’agente segreto più famoso del mondo e il lato umanitario del suo impegno pubblico: l'attore si racconta 

Daniel Craig 

28.10.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Visto dal vivo, mentre è a Roma per presentare Spectre, Daniel Craig mostra di avere più di qualche analogia con il personaggio di James Bond. Sarà la compostezza tipicamente anglosassone o lo sguardo glaciale scaturito da un paio di occhi azzurri tenaci e taglienti, ma in ogni modo il legame tra realtà e finzione si assottiglia sensibilmente. E l’attore, visibilmente di buon umore mentre incontra la stampa, si lascia andare così ad alcune riflessioni sull’ultimo capitolo della saga di 007.



Per prima cosa prova a rispondere alla domanda su quanto l’attore, al quarto film, abbia assorbito il personaggio di Ian Fleming fino a renderlo estremamente personale: “Ci ho provato. Non l’ho fatto in maniera consapevole. Fin dall’inizio sono stato molto insicuro ma sapevo che non volevo copiare nessuno. Ho letto tutti i libri e ho dovuto ricominciare in qualche modo da capo costruendo il personaggio e cercando di lasciargli spazio per farlo crescere. Ma non puoi certo dimenticare che stai interpretando un carattere come James Bond”.

In particolare, in Spectre il personaggio di Craig si lancia in un viaggio spericolato in giro per il mondo, inseguendo una perfida organizzazione criminale e facendo anche tappa a Roma. Proprio la Città Eterna è sede dell’inseguimento più mozzafiato dell’intera pellicola: “Abbiamo girato in alcuni posti magnifici e incredibili. Ma non è solo questo che voglio ricordare della città. Tutti abbiamo lasciato un pezzo di cuore qui. Abbiamo avuto la possibilità di girare in posti eccezionali e fare delle cose spettacolari e sono felice di averlo fatto. Devo davvero dire grazie a Roma. Davvero grazie”.



E il legame con la Capitale e con la sua parte più umanitaria e spirituale, incarnata inevitabilmente dall’autorità papale, viene sottolineato anche dall’impegno di Craig come portavoce ONU per le mine antiuomo e con la sua presenza in concomitanza con il Papa ad una giornata sul tema organizzata proprio nella sede delle Nazioni Unite: “Sono stato onorato di partecipare alla giornata organizzata dalla Nazioni Unite. Io collaboro con l’organizzazione che si occupa disperatamente di eliminare le mine anti-uomo. Vivo a New York e la possibilità di ascoltare il Papa, Obama o altri leader, è stata davvero incredibile”. Purtroppo, il tempo scade e l’attore lascia la stanza con un unico grande e collettivo mistero. Lo rivedremo nel prossimo episodio della saga?

In uscita il 5 novembre, 007 Spectre è distribuito in Italia da Warner Bros. LEGGETE LA NOSTRA RECENSIONE.
 
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