NOTIZIE

Luc Besson: “La mia Scarlett Johansson più potente di Superman”

Intervista esclusiva al regista francese: "Vi presento l'action cerebrale" 

28.09.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Scarlett Johannson più potente di un supereroe. Parola di Luc Besson, che illustra la sua teoria a Film.it: “Un essere umano normale è in grado di usare il 10% del suo cervello. Iron Man il 12%. Superman il 20%. La mia Lucy li supera tutti: alla fine arriverà a usare il 100% del suo cervello e sarà fot****mente pazzesco!”. Il regista francese in preda a picchi di entusiasmo sgancia subito quella che gli americani definiscono “F-Bomb” quando parla del suo nuovo film, quello che segna il suo ritorno in prima linea all'azione. 
 
Ambientato tra Taiwan e Parigi, Lucy racconta le disavventure di una ragazza usata dai gangster come "mulo" della droga fino al giorno in cui il carico che porta dentro il suo corpo si apre, liberando sostanze stupefacenti che reagiranno con il suo cervello, sviluppandolo velocemente e trasformandola in un essere superiore. Ne abbiamo in esclusiva con Besson in vista della presentazione del suo film al 67esimo Festival di Locarno il prossimo 6 agosto. 

Luc Besson e Scarlett Johansson sul set di Lucy: qui il trailer del film
 
Da produttore non smette un attimo di finanziare film d'azione, da regista invece ha sperimentato un po' realizzando una saga di animazione come Arthur e i Minimei, drammi come The Lady e commedie nere come Malavita. Possiamo dire “bentornato all'azione?”
(ride) Non ho questa sensazione, ma capisco cosa intendi. Credo però che il compito di un regista sia quello di imparare. Sempre. Una volta ho parlato con Fernando Alonso, il campione di Formula 1 e sono rimasto sorpreso dalla confessione che mi ha fatto. A un certo punto la cosa che gli serve di più per concentrarsi è giocare a golf: “Mi aiuta a regolare tutti i miei movimenti - mi ha rivelato - D'un tratto sono preciso, e riesco a calcolare bene ogni distanza”.  La stessa cosa succede a un regista: se fai solo azione o commedie non crescerai mai. Ecco perché devi fare film diversi, per tenerti in forma. Lucy però non è solo un film d'azione. 
 
Come lo definirebbe dunque? 
Un action cerebrale. Una sfida per gli spettatori. Raggiungere progressivamente il 100% del tuo potere cerebrale ti fa sentire perso. È come camminare in una caverna nella preistoria e mostrare agli uomini di quell'epoca una clip di Lady Gaga sul tuo iPad. Te lo immagini? Il cavernicolo andrebbe subito in shock! Ecco, in Lucy cerco di arrivare per un momento alla fine di ogni conoscenza, di ogni luogo e tempo. Alla fine dell'universo. Ripeto: arriverà al 100%.

Scarlett Johansson armata fino ai denti e pronta a scatenare l'apocalisse, un caricatore dopo l'altro
 
Di solito i film d'azione realizzati dagli Studios non vedono l'ora di mostrare sparatorie ed esplosioni. Nei suoi film invece seguiamo la protagonista di spalle mentre cammina lungo corridoi, la sentiamo respirare, la vediamo caricare le sue armi. E a quel punto è come sentire il suo battito cardiaco. Succede anche in Lucy...
Certo, tutto al fine di rendere credibile la scena. Nel caso di Lucy, lei ha sempre una percezione esterna al suo corpo nel film. Ecco perché volevo scene d'azione molto chiare. Volevo mostrarne tutti i dettagli e non nascondere nulla. 
 
Immagino che un regista come Michael Mann, esperto in rapine cinematografiche, riesca a individuare sistemi d'allarme e uscite di sicurezza una volta entrato in una banca. Luc Besson invece pensa mai a sparatorie in pieno centro di Parigi quando cammina per le strade della "ville"?
Un po' sì. Ho sempre voluto ambientare un inseguimento di macchine in Rue de Rivoli, proprio di fronte al Louvre. Con auto che si inseguono a senso di marcia invertito su Place de la Concorde. Mi sono messo davanti a quella strada e ho pensato a un inseguimento contromano e agli effetti che avrebbe creato. Subito dopo lo ho scritto per filmarlo in Lucy: è la cosa più folle che uno possa fare a Parigi! 

Armi da fuoco e silenziatori: Luc Besson torna in prima linea a dirigere film d'azione
 
Negli ultimi anni ha prodotto sequel e remake a stelle e strisce di action francesi. Vorrei chiederle se invece difenderebbe i suoi film da ogni possibile “minaccia di remake”. Sono passati esattamente vent'anni da Lèon, permetterebbe a Hollywood un remake di quel film? 
Non me importa nulla. Ci hanno provato con Nikita e quel remake era un brutto film. Se qualcuno vuole rifare Lèon è libero di farlo. Mi darebbe soddisfazione perché è un segno di apprezzamento verso il mio film. Io però sono andato avanti: stai parlando di un film che ho girato vent'anni fa, quindi se qualcuno volesse rifarlo perché vuole avvicinarsi al mio cinema dovrebbe comunque rendersi conto che io sono un regista diverso oggi. Dunque sarebbe in ritardo con il mio cinema di almeno venti anni. 
 
Lucy è distribuito da Universal Pictures

Per saperne di più
Lucy - La nostra recensione
FILM E PERSONE